Giornata di elezioni per il calcio italiano, con Gabriele Gravina nominato nuovo Presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio. Tra le personalità presenti, anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, che ha dato una propria lettura sul nuovo presidente spaziando inoltre a 360° sul suo Napoli.
“Gravina è la scelta giusta – dichiara DeLa – serviva una persona che guardasse al futuro del nostro calcio. Ci siamo confrontati con lui come Lega portando il nostro progetto. La Lega A ha espresso ciò di cui avrà bisogno, vedremo se farà bene in questi due anni tanto da meritarsi una riconferma”.
“La nascita dell’ECA ha già portato vantaggi a nostro calcio, in quanto prima i club erano schiavi di FIFA e UEFA. Il controllo deve tornare in mano ai club, se come ha detto Miccichè noi siamo un’industria. Dobbiamo far evolvere il calcio, cambiarlo, avvicinandoci di più a quelle che sono le generazioni moderne che guardano agli e-sports. Sono convinto che Gravina abbia la possibilità di riformare il nostro calcio, facendo in modo che il governo applichi delle modifiche sostanziali”.
Urge anche una legge sugli stadi: “Siamo molto indietro rispetto agli altri paesi. Vedo progetti di stadi enormi, che dimenticano quello che è il principale motivo di una struttura di questo tipo: cioè aumentare le entrate di una società”.
Sullo splendido rapporto con Ancelotti: “L’ho voluto con forza, sentendo frasi inopportune una volta ufficializzato il su arrivo. Dicevano che era venuto qui a prendere la pensione, frase di una vergogna assoluta per un professionista della sua caratura, che ha vinto in qualsiasi club sia andato. Abbiamo trovato l’accordo in pochi minuti, ed ora ha dimostrato la sua grandezza non necessitando del tempo che gli avevo dato a disposizione per ambientarsi. Normalmente serve tempo per amalgamare il proprio pensiero a quello dei giocatori, ma ora ha applicato a pieno la sua conoscenza”.
Sullo Scudetto: “Tutto è possibile. Basta un passo falso della Juve e noi siamo lì. Questo sarà un anno molto positivo e ne sono convinto, purtroppo in Champions non siamo stati fortunati nel sorteggio, speriamo di essere bravi abbastanza da superare il gruppo”.
Sul San Paolo ed il rapporto con la città: “Torneremo a sederci al tavolo delle trattative. Ma il Comune deve abbassare le sue richieste, io devo tutelare il Napoli ed i suoi tifosi. Il CONI due anni fa aveva valutato come prezzo d’affitto stagionale per il San Paolo la cifra di 550 mila euro. Sapete quanto mi hanno chiesto invece per gli ultimi due anni? Un milione novecentomila euro. Spesso si pensa – continua AdL – che poche frange di tifosi rappresentino l’intera città, quando non è così. Io amo Napoli grazie a mio padre, che mi ha inculcato la sua cultura da quando avevo quattro anni. Lei non è mai stato a Napoli per Capodanno, le assicuro che è uno spettacolo unico…”
Prossimamente la sfida al PSG dell’ex Cavani: “Sarà un’altra partita a scacchi, così come lo è stata col Liverpool. Abbraccerò certamente Edinson, che fu una mia intuizione ai tempi del Palermo. Tutti gli attaccanti che hanno giocato per noi hanno segnato tantissimo, da Cavani ad Higuain a Mertens. Ora stiamo ragionando su chi possa essere il prossimo…”
Su Sarri al Chelsea: “Ad essere sinceri non guardo le sue partite. Spero faccia bene in Inghilterra, al Napoli ha dato tutto quello che poteva senza però vincere. Credo si debba distinguere tra chi gioca per se stesso e per chi la squadra”.
Infine sul gradito ritorno di Meret: “Ottima notizia, ma il suo infortunio ha dato possibilità importanti ad Ospina e Karnezis. In questo siamo stati fortunati, visto che prima il ruolo di secondo e terzo portiere era molto marginale. Noi invece ne abbiamo tre di alto livello, e giocheranno tutti visto che Ancelotti ama il turn-over”.
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