ROMA. In attesa del via libera per il nuovo DPCM, domani sarà girata la bozza alle Regioni, il mondo dello sport si interroga sul suo futuro e sulle possibili riaperture, senza dimenticare la questione bonus collaboratori sportivi ancora in standby dopo la crisi di Governo che ha portato alla creazione dell’esecutivo Draghi.
SITUAZIONE RIAPERTURE
Stando alle ultime indicazioni negato fino al termine del mese di marzo il via libera alla riapertura di piscine e palestre, per queste ultime si valutano concessioni esclusivamente per le lezioni individuali. Una ripresa totale potrà arrivare soltanto quando il numero di contagi scenderà sotto la soglia necessaria per riattivare il tracciamento. Le varianti preoccupano non poco gli esperti, soprattutto il relazione al loro alto tasso di contagiosità che potrebbe nuovamente appesantire il sistema ospedaliero nazionale. Il CTS predica prudenza, il Governo sembra intenzionato a dargli ascolto allontanando la riapertura dei centri sportivi al chiuso, delle piscine e delle palestre. Le prime due settimane di marzo saranno fondamentali dunque per capire se da aprile sarà possibile finalmente riaprire attività che ormai versano in condizioni a dir poco difficili.
REBUS DELEGA SPORT E BONUS
Nel frattempo resta irrisolto il rebus della delega allo sport, l’unica che non è stata assegnata, ieri il CdM ha infatti definito i 39 sottosegretari del nuovo Governo. La maggioranza è divisa sulla questione sport, che per ora resta nelle mani dello stesso Draghi anche se si fanno i nomi di Marin e Valente, ma non è da escludere la scelta di un tecnico. Capitolo bonus collaboratori sportivi, come vi abbiamo riferito diverse settimane fa, la speranza di ricevere le quote di gennaio e febbraio è legata al decreto ristori 5, passaggio immediatamente successivo al nuovo DPCM, la cui bozza sarà inviata domani alle Regioni. Il Conte bis aveva promesso i bonus ai collaboratori sportivi per il 2021 ma finora tra crisi di governo e dpcm non c’è stato verso di riaprire il fascicolo, il mondo dello sport è preoccupato in tal senso perchè al di là degli aiuti che non arrivano, oggi non c’è neppure un interlocutore al riguardo, ogni riferimento alla delega allo sport non è casuale. Il mondo dello sport resta uno dei più colpiti dalla pandemia da Covid-19, palestre e piscine ad esempio rischiano seriamente di restare chiuse fino a dopo Pasqua.
LE PAROLE DI DRAGHI E LA SETTIMANA DECISIVA
L’ex Ministro Spadafora tempo fa ha chiarito che il provvedimento è già stato definito in ogni sua parte, bisogna renderlo attuativo, il Premier Draghi in uno dei suoi discorsi al Parlamento recentemente ha rassicurato: “Lo sport fa parte della nostra società, è fondamentale non solo dal punto di vista economico ma anche per il suo grande valore sociale, come Governo siamo pronti ad aiutare e sostenere in maniera profonda questo settore che riteniamo di primaria importanza per la nostra società e per i cittadini”. La prossima settimana dunque può essere quella decisiva per la discussione sul Decreto Ristori 5, manovra da 32 miliardi, nel quale dovrebbe essere previsto l’indennizzo di 800 Euro che Sport e Salute erogherà ai soggetti aventi diritto per le prime due mensilità dell’anno. Il dibattito sul nuovo DPCM ha inevitabilmente ritardato le decisioni sui ristori, inizialmente l’ufficialità per il nuovo decreto era prevista per fine febbraio ma a questo punto è lecito pensare che sarà tutto rinviato di almeno una settimana.
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