ROMA. Le prossime due settimane potrebbero essere quelle decisive per capire se i campionati dilettantistici regionali e provinciali potranno effettivamente ripartire, in primis le competizioni che saranno inserite verosimilmente nel novero esclusivo di quelle di interesse nazionale, e quanto di quello che è stato definito nell’ultimo Consiglio Direttivo della LND troverà poi il favore di CONI, FIGC e Governo.
LA POSIZIONE DELLA LND E L’ATTESA DEL CONI
Nei giorni scorsi al riguardo è intervenuto il Presidente dei Dilettanti, Cosimo Sibilia, ha spiegato con chiarezza come il primo passo sia quello di spostare l’Eccellenza nelle competizioni di interesse nazionale, poi si partirà col dialogo con le singole realtà territoriali che hanno richieste specifiche e situazioni a dir poco variegate. La voglia di tornare in campo è tanta, ma la situazione economica ed epidemiologica invita alla massima prudenza, ripartire col rischio di doversi poi fermare nuovamente aggiungerebbe al danno la beffa e in questo preciso momento storico è assolutamente da evitare. Dunque, pur spostando l’Eccellenza nelle competizioni di interesse nazionale, la ripartenza non sarebbe affatto assicurata visto che la LND e i CR hanno spiegato come sia necessario sostenere economicamente le varie realtà territoriali soprattutto per quel che concerne la gestione dei tamponi. Format? Su questo tema il dibattito è aperto, chiaramente non è possibile fare un discorso generalizzato, bisognerà analizzare Regione per Regione e capire se e come modificare il format per chiudere questa disgraziata stagione sportiva. Lo stesso Sibilia a tal proposito ha precisato che le opzioni sul tavolo sono molteplici, ma in questo caso le risposte fondamentali dovranno arrivare dalla FIGC che analizzerà le proposte della LND e deciderà se e quali accettare, da quest’altro punto è indubbio che dipende tanto se non tutto. Al momento l’obiettivo dunque è quello di ottenere la certificazione di interesse nazionale entro la prossima settimana, poi si procederà con i vari step.
POSSIBILI DATE E LE ALTRE CATEGORIE
Una possibile deadline è il 22 febbraio, giorno in cui dalla LND sperano di poter riprendere gli allenamenti come sottolineato nei giorni scorsi dal vice presidente vicario Ettore Pellizzari. Nell’ultima conferenza Stato – Regioni sul tavolo anche della ripresa dello sport, ovviamente non solo del calcio, a livello regionale. I tornei dunque che potrebbe rivedere un pò di luce sono l’Eccellenza a 11 maschile, la Serie C1 di calcio a 5 maschile e femminile, la Serie C femminile, che sono poi le competizioni per le quali è stato chiesto lo spostamento tra le competizioni di interesse nazionale. Dunque l’11 febbraio il tema doveva essere oggetto di discussione, a 7-10 giorni da tale appuntamento la risposta per organizzare eventualmente la ripresa. Molto chiaramente dipenderà dalla situazione dei contagi, non dimentichiamo infatti che ad oggi mediamente la Serie D, ad esempio, è costretta a rinviare almeno 10 gare ogni turno e con la coda dell’inverno che incombe il rischio di trovarsi un numero eccessivo di recuperi in Eccellenza è assolutamente da scongiurare. Per quanto riguarda invece i tornei a carattere provinciale si analizzeranno nel dettaglio i territori, l’obiettivo, e ci mancherebbe, è sempre quello di far ripartire tutti ma poi bisogna fare i conti con la realtà. Qualora fosse veramente possibile una ripartenza generale, ad oggi è bene ricordare che non vi sono le condizioni come spiegato a chiare lettere da virologi e medici, i vari CR dovranno chiedere una deroga per modificare i campionati e analizzare insieme alle singole Regioni le situazioni specifiche dei territori.
DEADLINE, NUOVO DPCM E STOP PER…
Capitolo DPCM, il prossimo 6 marzo è atteso il nuovo decreto, ma ad oggi è difficile ipotizzare se sarà tolta o meno la sospensione agli allenamenti per gli sport di squadra e di contatto. Prima dell’aumento dell’indice di contagio degli ultimi giorni, e della caduta del Governo con istituzione di un esecutivo ad hoc per affrontare l’emergenza che a breve chiederà la fiducia a Camera e Senato attraverso il Premier incaricato Mario Draghi, il Ministero dello Sport e il CTS avevano analizzato la situazione in merito alla possibile ripresa degli allenamenti collettivi per gli sport di contatto e di squadra. Il via libera sembrava vicino, ma solo per le zone gialle, visto che in quel preciso momento la situazione volgeva in una direzione favorevole. Come già accennato, per una ripresa sicura non sarà possibile assoggettarla alla colorazione delle Regioni perchè genererebbe tanta incertezza soprattutto in quei territori che oggi vedono salire il numero dei contagi e dei ricoveri. Dopo 4 mesi di stop totale servirà inoltre un tempo per rimettersi in condizioni di riprendere in sicurezza l’attività sportiva, se le condizioni dunque non dovessero cambiare entro marzo è prevedibile uno stop definitivo dalla Promozione in giù fino ai tornei giovanili, una scelta inevitabile che soltanto il prossimo DPCM potrà chiarire.
L’ULTIMO PASSAGGIO… LA FIGC
Nei giorni scorsi sono circolate indiscrezioni secondo le quali nell’ultimo appuntamento del CONI non sarebbe stato ancora toccato l’argomento “Eccellenza”, a questo punto non è assurdo pensare ad un’attesa “tattica” per capire in primis chi sarà il Presidente della FIGC nell’Assemblea Elettiva prevista per il 22 febbraio, inoltre il giorno seguente è prevista una riunione del CONI dalla quale effettivamente poi potrebbe giungere le tanto sospirate notizie in merito allo spostamento dell’Eccellenza a 11 maschile, della Serie C1 di calcio a 5 maschile e femminile, e della Serie C femminile tra le competizioni di interesse nazionale. Risolto questo fondamentale step, che darebbe la possibilità alle società impegnate in suddetti campionati di riprendere gli allenamenti collettivi e svolgere partitelle (tamponi obbligatori a 72/48 dalle gare ufficiali), poi bisognerà capire nel prossimo decreto ristori quanti e quali contributi straordinari ci saranno per effettuare sanificazioni e tamponi come richiesto dalla LND attraverso la FIGC. Un bonus fondamentale, senza il quale la maggior parte delle realtà probabilmente alzerà bandiera bianca rimandando tutto a Settembre. Infine l’ultimo step, non meno importante, che riguarda la richiesta in deroga all’articolo 49 delle NOIF con modifiche ai format dei campionati e stop alle retrocessioni per chi dovesse palesare una difficoltà insormontabile alla ripresa delle attività. Chiaro che una risposta potrebbe arrivare soltanto dopo la definizione del nuovo Presidente della FIGC.
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