NARDO’ (LE). Dodicesima posizione nel girone H di Serie D per il Nardò, i pugliesi stanno attraversando un momento delicato della propria stagione. Nell’ultimo turno di campionato i granata sono stati bloccati in casa dal Pomigliano Calcio, ed ora si ritrovano invischiati nella lotta per non retrocedere con quattro squadre che inseguono a soli tre punti.

Questo weekend la Serie D osserverà un turno di riposo, in virtù della Viareggio Cup, nel frattempo la nostra redazione ha raggiunto il classe ’95 argentino Alan Arario, per analizza il momento del Nardò in vista della prossima sfida col Sorrento Calcio.
“E’ un momento molto complicato, nel quale ognuno deve assumersi le proprie responsabilità per la situazione di classifica che abbiamo. D’ora in avanti dovremo affrontare ogni partita con grande senso di responsabilità, per poter raggiungere l’obiettivo. Il calcio in alcuni casi ti mette di fronte a situazioni difficili, in questo momento tocca a noi e dobbiamo venirne fuori da squadra“.
I PROSSIMI RIVALI
Il Nardò nel prossimo turno è atteso da una trasferta ostica sul campo del Sorrento, avversario in grande forma: “Sarà una partita difficile, come tutte quelle che andremo ad affrontare da qui alla fine del campionato. Dovremo scendere in campo con mentalità positiva, senza rinunciare a giocare, spesso in gare del genere si imposta la partita sulla corsa ma non basta“.

MARGINI DI CRESCITA AMPI
Dopo l’esperienza a Vibo, finora 15 gare con la maglia del Nardò dopo le quali puoi senza dubbio fare un primo resoconto: “Posso ancora migliorare in molti aspetti, in Italia ho trovato un calcio più fisico e si punta meno sulle qualità individuali. Oggi però sono concentrato su quello che mi chiede il mister, cerco di seguire le sue indicazioni alla lettera. In passato, per quelle che sono le mie caratteristiche, giocavo in posizione più offensiva mentre oggi devo svolgere funzioni in campo leggermente diverse. Sto lavorando duramente per poter convertire in gol le occasioni che creo o che mi offrono i compagni“.

QUESTIONE DI STILI
Differenze tra calcio argentino e calcio italiano: “Credo che la prima differenza sia legata alle qualità individuali, in generale nei sudamericani prevale l’aspetto tecnico e meno quello tattico. In Italia si lavora tanto sulla fisicità e sulla tattica, in queste categorie soprattutto questi due aspetti incidono tanto sull’esito delle gare“.