NAPOLI. Pochi giorni fa la FIGC Campania ha annunciato la data della prossima Assemblea Elettiva, l’evento si svolgerà lunedì 4 gennaio 2021 presso il Palasport “Giacomo Del Mauro” in quel di Avellino. Oltre all’attuale Presidente, Carmine Zigarelli, concorrerà per la carica di Presidente del CR Campania anche l’avvocato Vincenzo Cirillo.
PROFILO ISTITUZIONALE
Indiscrezione raccolta dalla nostra redazione in merito al 57enne avvocato di Frattamaggiore, che ha iniziato il suo percorso in FIGC nel lontano 1983 da arbitro, cinque anni fino alla D poi fischietto al chiodo e dal 1995 fino al 2011 ha ricoperto ruoli importanti nell’ambito della giustizia sportiva (primo e secondo grado, tribunale federale ndr). Uno studioso dei codici, legato alle norme e alla loro corretta interpretazione che ben conosce le dinamiche politiche e sportive interne al mondo del calcio. Negli ultimi anni è stato, e lo sarà anche nel 2021, nella commissione esame avvocati presso la Corte d’Appello di Napoli.
MAGGIORI CERTEZZE PER LE SOCIETA’
In attesa di capire quale sarà il suo programma ora dovrà raccogliere le fatidiche 100 firme per portare a termine la prima fase dell’iter che certificherà la sua candidatura a sfidante di Zigarelli, nel frattempo la nostra redazione lo ha raggiunto per saggiarne le idee e i propositi: “Il calcio per me è sempre stata una passione, ho iniziato a giocare da ragazzino poi dato che non ero molto dotato calcisticamente ho deciso di intraprendere la carriera da arbitro che ho lascato per fare l’avvocato e iniziare il mio percorso anche nella giustizia sportiva. – ha esordito Cirillo – Oggi mi diletto nel campionato avvocati-magistrati, ma in generale seguo sempre il calcio dilettantistico e credo che in Campania fin dal dopo Pastore non siano stati fatti i giusti interventi per dare un’identità al movimento, progettando uno sviluppo concreto per la crescita del calcio dilettantistico campano. Penso ad esempio al campionato attuale che è stato interrotto, con buona parte delle società saltate visto che si reggono sugli sforzi di presidenti, consiglieri e sponsor che sono in difficoltà e non sanno nulla in merito ad eventuali rimborsi per le interruzioni dei campionati. Oggi molti non sanno quale sarà la propria fine, c’è bisogno di programmazione per dare certezze, servono le giuste competenze perchè trovo inaccettabile che non si sappia come procedere. Le società boccheggiano, dalle quasi 1000 del 2014 siamo passati alle poco più di 400 di oggi, c’è stato un vero e proprio impoverimento della passione rispetto ai miei tempi. Credo che bisogna finalmente iniziare a parlare con le amministrazioni locali in merito alla sicurezza sanitaria, non solo in questi tempi di Covid-19, e all’impiantistica sportiva”.
RIFORME E PASSI NEL FUTURO
Non solo calcio senior, oggi sono in grande difficoltà soprattutto le associazioni che operano nell’ambito giovanile: “Non possiamo accettare i risultati raccolti finora, dobbiamo tutelare maggiormente i ragazzi e i settori giovanili, è tempo di interrompere questa fase di stallo e impoverimento. Lavorando sul territorio possiamo crescere tanto in Campania, tra l’altro preferisco che ci siano meno squadre ma solide piuttosto che tante realtà in difficoltà. – e sulla riforma dello sport l’avvocato precisa – Indubbiamente lo status dirigente-calciatore nei dilettanti va cambiato, ma con equilibrio tenendo presenti tutti i vari aspetti e le esigenze, non trovo opportuno equiparare i dirigenti dei dilettanti ai professionisti visto che tra l’altro non c’è la stessa disponibilità di risorse. Bisogna individuare le modalità giuste per dare garanzie a tutte le parti e realtà sportive, ci sono troppe zone d’ombra e nessuno se ne occupa nella loro interezza. Chiaramente i Comitati rientrano nell’attività della LND e sono sotto quest’ala, quindi credo che la riforma debba essere effettuata a monte, bisogna adeguarsi ai tempi prendendosi magari qualche anno per effettuare questi interventi anche a livello di innovazione tecnologica”.
COMPETENZA E LAVORO DI SQUADRA
Primi passi verso la candidatura e nuovo approccio: “Ho sempre precisato fin dal primo momento che non voglio nemmeno un euro per tutto quello che eventualmente andremo a fare, troveremo un modo per risolvere nel caso questa criticità ma in generale penso che si debba andare sui campi a studiare le criticità per capire cosa serve realmente. Il calcio deve tornare nelle scuole, con iniziativa concrete, ricordo che ai miei tempi c’erano i giochi della gioventù e bisogna tornare a sviluppare lo sport in tal senso, deve essere la base non solo in Campania ma in tutto il paese. – precisa Cirillo – Oggi stiamo raccogliendo le firme necessarie, poi sarà tempo di presentare il nostro programma e vedremo dove si arriverà, spero di potermela giocare in assemblea dove porteremo idee valide. Non è più possibile vedere società che boccheggiano e devono elemosinare per pagare in più rate iscrizioni e non solo, inoltre credo che i compromessi sulla pelle delle società siano qualcosa di inaccettabile. Nel mio lavoro comunque sono abituato a gestire situazioni difficili, presso la Corte d’Appello negli ultimi anni ho lavorato fianco a fianco con gip, avvocati, magistrati e docenti universitari, credo fortemente che bisogna fare le cose con competenza circondandosi di persone qualificate in grado di effettuare scelte coraggiose per il bene comune”.