Vittoria agrodolce quella arrivata oggi per il Catania contro la Viterbese per 1-0, perché in parte oscurata dal polverone generato dalle mancate convocazioni di Rosario Bucolo e dei due senatori etnei Giovanni Marchese e l’ormai ex capitano Marco Biagianti.
Alla base dello scontro, certificato dalle dichiarazioni di Pietro Lo Monaco presenti di seguito, ci sarebbe un confronto susseguente al k.o. contro il Potenza e mal digerito dal massimo dirigente rossazzurro e dalla società, dopo il quale è scattato l’inesorabile effetto domino che avrebbe portato alla rimozione dei gradi di capitano per Biagianti, oltre all’esclusione che ha coinvolto anche Bucolo e Marchese.
Un evento che ha infiammato al dir poco la piazza di Catania, schierata quasi con “maggioranza bulgara” dalla parte dei calciatori e in particolare dalla parte di Marco Biagianti, vera istituzione per i sostenitori dell’elefantino. Terremoto interno che non aiuta la serenità dello spogliatoio e dell’ambiente, soprattutto dopo la “promessa” di Lo Monaco, già poco amato dal pubblico siciliano, di ricorrere agli organi federali.
Di seguito riportiamo la nota ufficiale dell’AD rossazzurro, al quale viene imputata dal popolo etneo poca chiarezza nelle motivazioni ufficiali che hanno portato ad un tale provvedimento:
L’amministratore delegato Pietro Lo Monaco puntualizza: “Le mancate convocazioni odierne dei calciatori Rosario Bucolo, Giovanni Marchese e Marco Biagianti, ancorché infortunato, sono dettate da gravi motivi disciplinari, prontamente evidenziati e sottoposti all’attenzione degli organi federali competenti”.
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