In attesa di capire se, dopo la Bundesliga, potranno effettivamente ripartire i principali campionati calcistici europei, arrivano novità interessanti per quanto riguarda la fase finale della Champions e dell’Europa League.
PROROGA UEFA
Innanzitutto dalla Francia, secondo quanto scrive Le Parisien, le Federazioni nazionali non sarebbero più obbligate a presentare entro il 25 maggio il proprio piano di ripresa alla Uefa, che starebbe seriamente valutando la possibilità di prorogare tale adempimento al 17 giugno. Alla luce delle difficoltà riscontrate da Premier League, Liga Spagnola e Serie A, il massimo organo calcistico europeo avrebbe anche rassicurato le società in merito alla deadline del 3 agosto per la chiusura dei vari tornei nazionali.
CAMBIO FORMAT
Dalla Spagna invece, secondo AS, la Uefa avrebbe raggiunto un accordo in merito al format della fase finale di Champions ed Europa League. ECA e Leghe nazionali sembra abbiano dato il proprio gradimento ad una modifica necessaria, sia per le tempistiche ristrette che per la possibilità di prendere le dovute precauzioni sanitarie. In primis saranno recuperate le gare di ritorno degli Ottavi di Champions, poi i Quarti in gara unica e infine Final Four a Istanbul. Stesso discorso per l’Europa League con le dovute modifiche del caso, dal 6 all’8 agosto dunque il via per le Coppe europee.
INGLESI IN DUBBIO
Il governo britannico nei giorni scorsi ha stabilito che neppure i calciatori sono esenti dal periodo di quarantena obbligatorio per chi vuole entrare nel Regno Unito, dunque i club stranieri che dovranno sfidare le compagini inglesi in Europa dovrebbero prima osservare due settimane di quarantena. Una decisione che rischia di estromettere le squadre di Sua Maestà sia dalla Champions che dall’Europa League, i vertici della Football Association avevano convinto il segretario alla cultura Dowden a richiedere l’esenzione della quarantena obbligatoria per i calciatori ma è arrivato un no secco da parte della sanità britannica. Nulla però è ancora definitivamente deciso, lo spostamento della deadline Uefa potrebbe venire in soccorso dei club inglesi, visto che ogni tre settimane in base all’evoluzione dei contagi il governo potrebbe modificare o meno le proprie decisioni. Intanto è stato approvato all’unanimità il protocollo per la ripresa, anche la Premier League potrebbe rivedere la luce a metà giugno, tassativamente senza spettatori.