GRAGNANO (NA). Chiuso il 2018 con una striscia positiva di cinque gare, quattro pari ed una vittoria in chiusura d’anno, il Città di Gragnano si prepara al primo appuntamento del 2019 contro il Sorrento tra le mura amiche.
PAROLA AL TECNICO DEI LEONI
La nostra redazione ha incontrato il tecnico Rosario Campana per analizzare la prima parte di stagione, le avversarie ed intervenire sul tema del razzismo, che nelle ultime settimane è stato al centro dell’attenzione dopo gli episodi di Inter-Napoli.
“Guardando a quanto fatto nella prima parte di stagione, ed ai complimenti ricevuti dalle avversarie, credo che questo gruppo sia in credito con la fortuna. Meritavamo sicuramente qualche punto in più per quanto espresso in campo – ammette il tecnico gialloblè – adesso però inutile pensare al passato, siamo consapevoli che dobbiamo fare di più per poterci salvare”.
ROSA DA JUNIORES MA CHE ENTUSIASMO
Rosa giovanissima, nella sessione dicembrina l’età media si è abbassata ulteriormente: “A Gragnano c’è una società che fa grandissimi sacrifici e che sta pagando ancora situazioni del passato, speriamo solo che non portino a penalizzazioni perchè sarebbe un peccato per i ragazzi. – precisa Campana – In un primo momento la squadra, pur essendo già molto giovane, vantava qualche elemento in più d’esperienza come Poziello, Sorrentino, Pastore e Chiavazzo.

La società poi però ha deciso di insistere ancora di più sulla linea giovani, per la quale credo di avere una certa predisposizione e preparazione. – prosegue l’allenatore gialloblè – Oggi siamo, escluso Martone, un gruppo che potrebbe quasi partecipare ad un campionato juniores vista l’età media“.
SALVEZZA CON LA FORZA DELL’INCOSCIENZA
Nonostante i tanti giovani in rosa, c’è una ricetta che può aiutare a raggiungere l’obiettivo stagionale: “Inutile negare che abbiamo pagato e paghiamo l’inesperienza in molte situazioni – precisa Campana – abbiamo perso parecchi punti negli ultimi minuti per la troppa frenesia e per aver gestito male alcune situazioni. Avere tanti giovani in rosa però ci da qualcosa in più dal punto di vista dell’entusiasmo, della voglia di sacrificarsi e di dare sempre qualcosa in più. La nostra forza deve essere l’incoscienza, se ci fermiamo a pensare all’età media del nostro gruppo ed al campionato che disputiamo c’è il rischio di spaventarsi“.
PICERNO SORPRESA MA NON TROPPO
Affrontate tutte le avversarie, tra sorprese e conferme: “Per quanto ci riguarda credo che non possiamo sottovalutare nessuno, in base alla mia esperienza in questo campionato però posso dire che stiamo assistendo ad un torneo d’altissimo livello. – dichiara il mister del Gragnano – Negli ultimi dieci anni non ricordo un torneo così forte, ci sono 5-6 squadre che potrebbero giocare tranquillamente in Lega Pro, con rose già adeguate per la categoria.

Sorpresa Picerno? Credo lo sia soltanto per chi non conosce i calciatori e la società, ogni anno i lucani fanno investimenti importanti e oggi possono contare su calciatori importanti come Kosovan, Santaniello e tanti altri. – prosegue Campana – Finora hanno dimostrato di essere una spanna sopra le altre, oggi però essere in vetta non vuol dire che si è vinto già il campionato. Rispetto al passato credo però che sarà più difficile assistere a rimonte, come successo due anni fa quando il Bisceglie scavalcò il Trastevere nonostante i dieci punti di svantaggio. Oggi in pochi punti ci sono tante squadre importanti come Taranto, Cerignola, Altamura e lo stesso Savoia che per me ha una rosa di primissimo livello”.
NAPOLI CAPITALE DELL’ACCOGLIENZA
Chiusura sul razzismo, con mister Campana che ci racconta della sua esperienza col giovane Gassama: “Purtroppo credo che l’idiozia per certi versi faccia un pò parte dell’essere umano. Ultimamente noi italiani invece di farci notare per le tante eccellenze nel mondo ci stiamo facendo tante pubblicità negativa. Abbiamo grandi professionisti in ogni ambito e invece ci facciamo notare per il razzismo. – ammette Campana – Io l’ho sperimentato sulla mia pelle, come molti sapranno il giovane Gassama vive con la mia famiglia e qualche mese fa è incappato in una situazione spiacevole e antipatica.

Credo però che Napoli dal punto di vista dell’aggregazione e dell’accoglienza sia una delle poche città italiane che il problema del razzismo non ce l’ha. – prosegue il tecnico – Spiace per chi vuole distinguersi per queste cose così brutte, mi auguro che le nuove generazioni ragionino diversamente da questo punto di vista. Oggi tanti si sentono Koulibaly, però credo che gli esempi si debbano dare prima che accadono certe situazioni spiacevoli, io avendo un figlio di colore quando sento certe cose ci resto davvero male“.