Aniello Martone, direttore sportivo della Casertana, ha commentato in maniera amara il pareggio nel derby del “Pinto” con la Juve Stabia (Clicca qui per rivivere il match).
Il rammarico non è ovviamente legato alla prestazione, che soddisfa ampiamente il ds rossoblu, ma frutto del dibattito tra club e comune di Caserta, innescato dopo la triste decisione di disputare l’incontro a porte chiuse.
Queste le parole di Martone, riportate dai canali ufficiali della società rossoblu: “La bella prestazione di oggi la dedichiamo al nostro sindaco, primo cittadino di Caserta ma ultimo tifoso della Casertana, che etichetta D’Agostino come incompetente, ma il vero incompetente è lui. Siamo certi che con il supporto del nostro pubblico oggi avremmo portato a casa i tre punti, e invece abbiamo assistito alla morte del calcio. Quando finirà questa avventura, i nostri sostenitori saranno la cosa migliore che ricorderò della mia esperienza rossoblu”.
E aggiunge: “Al posto del sindaco, dopo lo sfogo del presidente, avrei alzato il telefono da persona matura, cercando con lui un confronto e una maniera per affrontare la situazione. Invece siamo stati noi a chiamarlo più volte, senza ricevere risposta. Se D’Agostino lascerà davvero la Casertana? Sportivamente mi ritengo un suo figlio, e conoscendolo credo che al 99% non resterà alla guida a fine stagione. Ovviamente lotteremo fino alla fine e daremo il massimo, con l’obiettivo che resta la Serie B“.
Si sofferma poi sulla gara con le vespe: “Il pareggio è il risultato più giusto per quello che si è visto in campo. Onore ai ragazzi che hanno annullato in campo le differenze di classifica contro una Juve Stabia che sta dominando questo torneo. Le espulsioni finali? Due ingenuità da parte nostra, con quella di Rainone forse severa, ma onestamente ritengo che sia stata una delle migliori direzioni di gara alle quali ho assistito in questa stagione”.