TORRE ANNUNZIATA (NA). Nell’ultimo turno di campionato il Savoia ha finalmente agguantato il quinto posto nel girone H di Serie D, piazzamento che consente la disputa dei playoff a fine stagione. I biancoscudati stanno assimilando gara dopo gara i dettami tecnici e tattici del nuovo allenatore Salvatore Campilongo, ma in primis stanno acquisendo la giusta mentalità e convinzione per confermarsi tra le prime della classe.
Nel prossimo turno di campionato i bianchi sfideranno il Sorrento Calcio, derby napoletano in programma allo stadio Italia. La nostra redazione ha raggiunto il grande ex della sfida, Stefano Costantino, che quest’anno ha iniziato la stagione tra le fila rossonere, salvo poi riabbracciare a Dicembre la famiglia Mazzamauro e il Savoia.

L’EX DELLA SFIDA
“Sarà una partita difficile, affronteremo una squadra rigenerata dal cambio di guida tecnica. – esordisce Costantino – Il Sorrento sulla carta è una buonissima squadra, per me però sarà una partita come le altre, una finale come tutte le altre gare da qui alla fine“.
Il Savoia, oltre alla grande fase difensiva, sta trovando il giusto equilibrio anche in quella offensiva: “Si, stiamo provando a seguire le indicazioni del mister, credo che il lavoro che stiamo facendo ci porterà a trovare il gol con una certa frequenza. – ammette il centrocampista – Campilongo pretende che l’azione si sviluppi palla al piede partendo dal portiere, dobbiamo avere sempre il pallino del gioco e credo che in ogni gara disputata finora stiamo dimostrando di essere una grande squadra in tal senso“.

MENTALITA’ VINCENTE E FUTURO DEI BIANCHI
Novità non solo dal punto di vista tecnico-tattico ma soprattutto nell’approccio alle partite: “Il nostro allenatore ha una mentalità vincente, andremo dunque a Sorrento e su ogni altro campo con l’idea di far nostra l’intera posta in palio. – precisa Costantino – Campilongo è un allenatore, senza nulla togliere a Squillante che è un ottimo tecnico, che ha un curriculum che parla per lui. La squadra è sempre stata forte, adesso però stiamo acquisendo quella giusta consapevolezza anche grazie al gioco che ci chiede di praticare“.
La scorsa stagione finale playoff persa con la maglia dell’Ercolanese, ora puoi provare a centrarla nuovamente col Savoia: “Il girone di ritorno è sempre stato un altro campionato, per arrivare pronti ai playoff però dovremo ragionare partita per partita. – sentenzia il centrocampista biancoscudato – Indipendentemente dall’avversario dovremo provare a vincerle tutte, questo è un gruppo con venti titolari che si sacrificano con umiltà e grande intensità, non ci siamo prefissati obiettivi ma vogliamo arrivare più in alto possibile“.

SAVOIA IN OTTIME MANI, IL RAPPORTO COI MAZZAMAURO
Il Savoia quest’anno è stato rilevato da una tua “vecchia” conoscenza, Alfonso Mazzamauro: “Credo che a Torre Annunziata oggi ci sia una delle società più forti della categoria, non perchè lo conosco da quattro anni, ma Mazzamauro è il top tra i Presidenti. – ammette Costantino – In qualche intervista lui in passato mi ha definito il suo pupillo, e lo ringrazio, in effetti il mio ritorno è dovuto proprio alla sua presenza.
Dopo aver fatto bene col Sorrento avevo tante richieste, mi mandò un messaggio dicendomi che dovevo resta con lui e dato che ho un debole per la famiglia Mazzamauro e per il diesse Mignano, non ho saputo dire di no. Quattro anni fa Marco Mignano mi ha presentato ai Mazzamauro, prelevandomi dopo un’esperienza vissuta in Umbria, è grazie a lui se ora posso giocarmi questa opportunità – sottolinea il mediano dei bianchi – Credo che oggi Torre Annunziata sia fortunata ad avere una persona equilibrata e seria come lui alla guida della squadra. Un imprenditore importante che è arrivato a certi livelli grazie alla sua capacità di guardare lontano, inoltre tiene molto al progetto Savoia e lo dimostra ogni domenica dagli spalti, lui e la sua famiglia sono i primi tifosi e non mancano di manifestarlo con urla che si sentono fin dentro campo“.

MIX VINCENTE E UN AMORE VISCERALE
A Torre Annunziata tutti gli ingredienti giusti per fare bene: “Abbiamo perso molti punti per strada ma è inutile rivangare, adesso puntiamo a risalire la classifica. Già col Picerno credo che non si siano visti i punti di distacco in campo, anzi forse meritavamo di più noi per quanto espresso. – ricorda Costantino – Per quanto mi riguarda sono innamorato di Torre Annunziata, si può dire che sono un piccolo tifoso del Savoia, domenica mi gioco questo derby da ex con la voglia di conquistare una vittoria importante. Non siamo calciatori che guadagnano milioni, però riuscire a vincere in piazze come questa ti regala emozioni che ti ripagano di tutto“.

TUTTO PER CAMPILONGO, CRESCITA PERSONALE
Uno dei più esperti ma con Campilongo non si smette mai di imparare e crescere: “Sono reduce da due partite in cui credo d’aver giocato davvero alla grande, domenica poi mi è stato annullato un gol regolarissimo. I ragazzi mi hanno accolto alla grande, i buoni rapporti pregressi con proprietà, dirigenza e compagni hanno poi fatto il resto. Campilongo? Mi chiede cose che mai avevo provato, inizialmente facevo fatica a capire ma grazie alle sue direttive sto migliorando caratteristiche del mio gioco che prima non curavo. Faccio il lavoro in fase di possesso e i movimenti tra le linee che lui mi chiede costantemente, ad un allenatore del genere bisogna dargli tutto in campo“.
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