CARDITO (NA). Finisce in parità il “derby” tra Boys Caivanese e Virtus Afragola. Uno scontro tra coinquiline, le due squadre giocano entrambe le gare casalinghe al Papa, capace di regalare emozioni.
LE FORMAZIONI
Boys Caivanese: Buonocore, Cerchia, Bassolino, De Chiara, Soviero, Lanzillo, Mennillo, Mellone, Granata, Fucito, Pepe. A disposizione: Paparo, Criscito, Capasso, Coppola, Puca, Montesano, Laurenza, Centanni, Iodice. Allenatore: Dello Margio.
Virtus Afragola: Speranza, Spina, Medugno, Fusco, Varese, Iaquinangelo, Silvestro, Marino, Pengue, Minichini, Vergara R. A disposizione: De Martino, Amico, Laezza, Centore, Borzacchelli, Vergara G., Polverino, Savino. Allenatore: Boemio Massimiliano.
LA PARTITA
Prima frazione di gioco, complice un vento fastidioso, priva di spunti interessanti. Le due squadre si affrontano senza esclusione di colpi e a farne le spese è il bel gioco. Nella ripresa le cose cambiano: pericolosi gli ospiti con Pengue, il numero sette napoletano prima (3′) ci prova con un dolce pallonetto, poi (6′) dal limite con un destro velenoso; bravo e fortunato Buonocore a salvare la propria porta. La risposta della Caivanese è rapida, come quella del sempre attento Speranza che disinnesca il fuoco nemico in due (7′ e 8′) interventi ravvicinati prima di capitolare (10′) sulla deviazione in area di Mennillo (il centrocampista gialloverde già ammonito si toglie la maglia per festeggiare e lascia così il campo anzitempo). La Virtus non ci sta, a prendere per mano la squadra ci pensa direttamente Silvestro: il capitano con un calcio di punizione forte direttamente in porta non lascia scampo a Buonocore e firma il pareggio. Con un uomo in meno la Caivanese comincia a vacillare: 25′ Vergara Raffaele dal limite lascia partire un tiro a giro che però si stampa sulla traversa. Non va meglio sette minuti dopo all’altro Vergara (Giuseppe) che riesce solo a sfiorare di testa una palla pericolosa in arrivo da corner. Al 39esimo Pengue, già ammonito, commette un fallo a centrocampo e si guadagna il secondo cartellino. Ristabilita la parità, la fiammella del match si spegne e dopo tre minuti di recupero l’arbitro fischia la fine.