NOLA (NA). Post partita denso di polemiche quello di Gragnano-Nola, dopo le accuse di scarso fair play dei gialloblè, in occasione del secondo gol del Nola, è arrivata la risposta dei bianconeri in giornata. Al comunicato dei bruniani ha poi fatto seguito quello del diesse gialloblè Raimondo.
NERVOSISMO ESASPERATO
In tarda serata la nostra redazione ha incontrato il Presidente bianconero, Alfonso De Lucia, che ha risposto per le rime alle accuse provenienti ancora una volta da Gragnano: “Partiamo dalla fine, è risaputo che le forze dell’ordine fanno attendere qualche minuto prima di permettere al Presidente ed ai calciatori in tribuna di prendere la via degli spogliatoi. – ha esordito il numero uno bianconero – Noi ci stavamo incamminando quando un dirigente con modi a dir poco bruschi, dinanzi alle forze dell’ordine, ha inveito contro di me e gli altri. Ci può stare che perdi una partita e sei nervoso, anche noi all’andata abbiamo perso ma non ci siamo comportati in questo modo, ho cercato di fargli capire che non volevo entrare negli spogliatoi per festeggiare ma per fare i soliti report di fine gara assieme al mio vice ed all’addetto stampa”.

Sulla parole del diesse gialloblè Ciro Raimondo: “Ho sentito il loro direttore sportivo parlare di mancanza di fair play tra le squadre campane, posso dirvi che noi siamo andati a Gragnano per giocare la nostra partita ma quello che ne è conseguito dopo è antisportivo. Noi all’andata abbiamo perso contro di loro con un rigore negato al 93′ per fallo su Colonna, perchè in quel caso nessuno ha detto nulla?“.

PROVOCAZIONI MA NON SOLO…
Il Presidente del Nola replica dunque alle accuse di scarso fair play, e con decisione rilancia: “Ero in tribuna a vedere la partita assieme agli ultras, posso dire che alcuni calciatori del Gragnano sotto il settore ospiti hanno istigato continuamente i tifosi che, sbagliando, hanno poi reagito alle provocazioni. L’arbitro in quel caso avrebbe anche potuto mostrare qualche cartellino ma non l’ha fatto, in quel caso il diesse e il tecnico del Gragnano perchè non hanno richiamato i propri calciatori? – sottolinea De Lucia – Fin dal primo minuto i nostri avversari hanno cercato di ingannare l’arbitro, condizionandolo con scenate dopo ogni minimo contatto, perchè in quel caso il fair play non vale? Ad un certo punto ho provato vergogna per quello che stavo vedendo, quando si parla di rispetto dell’avversario bisogna farlo a 360°“.

ANALISI DELL’EPISODIO CONTROVERSO
Il gol del due a uno ha scatenato il dissenso in casa Gragnano: “Il ragazzo che ha accusato il problema non può gettare via la palla a venti metri, avendo la linea di fondo così vicina, io sono stato calciatore e so che se uno ha problemi accompagna il pallone lateralmente non in quel modo. Detto ciò, voglio sottolineare che loro per tutta la gara hanno cercato di prendere tempo e ingannare l’arbitro, forse anche per questo i ragazzi sono stati tratti in inganno. Fosse andata diversamente sarei sceso dagli spalti per farli segnare, invece mi sento preso in giro perchè hanno provato per tutta la gara a far espellere nostri calciatori. – ricorda De Lucia – Gol? Al di là dell’episodio precedente, il due a uno nasce da un’azione manovrata. Il calciatore menzionato da Campana, Vaccaro, era in piena area dove tentava una sforbiciata quindi se davvero avesse ammesso che l’azione andava fermata perchè continuare?“.

NESSUNA LEZIONE ANZI…
I bianconeri dunque non accettano lezioni di sportività: “Spiacevole sia stato tirato in ballo Liquidato sul fair play, è emblematica l’azione in cui con Gassama a terra lui urla ai ragazzi di fermare l’azione ricevendo i complimenti dello stesso Campana. Penso che questa guerra sia fuori luogo, ognuno deve assumersi la responsabilità di quel che dice, il male della Campania è proprio questo. Dal 1′ fino alla fine i calciatori del Gragnano hanno cercato di mettere in difficoltà l’arbitro, ognuno può mettere la partita sul piano che predilige e non sta a me giudicare, ma non posso tollerare certe accuse e credo sarebbe stato più giusto stare in silenzio ed accettare la sconfitta“.