ZAGABRIA (CRO). Allo Stadion Maksimir debutto nella massima competizione continentale per l’Atalanta di Gasperini, i nerazzurri sfidano i croati della Dinamo Zagabria. Partita che si mette subito in salita per la Dea, primo tempo da incubo con i padroni di casa che dilagano e chiudono sul tre a zero, poi nella ripresa il poker che completa la serata da incubo per Gomez & co.
LE SCELTE DEI MISTER
Tridente qualità per Bjelica che schiera Olmo e Orsic a supporto di Petkovic, in mediana Moro e Ademi preferiti a Gojak e Hajroic. Tra le fila bergamasche formazione tipo confermata, in difesa Toloi preferito a Palomino mentre Muriel parte dalla panchina, confermati Ilicic e Gomez a supporto di Zapata.
LA SBLOCCA LEOVAC
Gara che inizia subito in salita per gli ospiti, al 1′ cross di Olmo per Petkovic, velo del centravanti e deviazione di Orsic fuori di poco. La risposta della Dea è immediata, tiro di De Roon su assist di Ilicic che non impensierisce il portiere avversario. Gara gradevole, al 6′ ancora lo sloveno ci prova col sinistro ma sfiora soltanto il montante. Nel giro di pochi minuti doppio pericoloso per gli ospiti, prima una percussione di Ademi e poi un tiro di Olmo mettono in apprensione la difesa nerazzura. E’ il preludio al gol che arriva al 10′ sull’asse Stojanovic-Leovac, azione caparbia del primo e tiro da pochi passi del secondo che non lascia scampo a Gollini.
ORSIC SCATENATO, NERAZZURRI ALL’INFERNO
Prova a reagire l’Atalanta ma crea ben poco, qualche timido tentativo e poco altro. In ogni caso la Dea alza in maniera evidente il proprio baricentro ma la partita vive una fase interlocutoria senza particolari sussulti. Al 31′ sale in cattedra Olmo, lancio perfetto per Leovac che serve Orsic, destro imparabile per Gollini e raddoppio dei croati. Accusa il colpo la formazione di Gasperini, prova ad approfittarne Petkovic ma la difesa si salva. Prima del fischio di metà frazione arriva la pietra tombale sulla partita: al 42′ su cross di Stojanovic un colpo di testa di Ademi libera Orsic, da pochi passi quest’ultimo cala il tris e firma la personale doppietta. In pieno recupero tentativo di Gomez parato da Livakovic, poi l’arbitro manda tutti negli spogliatoi.
DINAMO DA RECORD, DEA DA INCUBO
Nella ripresa prova a reagire la squadra di Gasperini, fase confusa della gara con poche occasioni e qualche interruzione di troppo. Al 55′ palla gol per la Dea, cross di Hateboer sul secondo palo ma il tiro al volo di Pasalic trova un reattivo Livakovic. Non è ancora sazio Orsic, al 58′ tiro potente respinto da Gollini. Passano appena 10′ ed arriva la tripletta personale per il mattatore della partita, assist di Theopile-Catherine e deviazione vincente che non lascia scampo al portiere. Entra nel libro dei record, dalla parte sbagliata, l’Atalanta, che da oggi può fregiarsi del titolo di squadra che ha permesso alla Dinamo Zagabria di siglare per la prima volta nella sua storia ben quattro gol in Champions. Ci provano nel finale di gara Zapata, miracolo di Livakovic, e Gosens, palla alta di poco sopra la traversa. Non ci sta a chiudere a zero reti nel suo debutto in Champions la Dea, Pasalic col destro e Zapata in progressione provano ad impensierire la difesa croata. Dopo 4′ di recupero termina la partita, da dimenticare per l’Atalanta, che bagna la prima in Champions con una scoppola da record.