NAPOLI. Ieri alle 17 è arrivata la notizia in Italia, il dio del calcio Diego Armando Maradona ci ha lasciati. Dopo aver esorcizzato più volte la morte nel corso della sua vita il Pibe de Oro a 60 anni è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari e di milioni di sportivi che l’hanno sempre considerato più di un calciatore. Diego è stato l’essenza del calcio, un figlio del Vesuvio acquisito che al ritmo di tango ha portato Napoli e l’Argentina su vette mai più raggiunte dagli azzurri e dell’albiceleste.
LUTTO NAZIONALE E CAMERA ARDENTE
Arrivate le prime indicazioni in merito alla commemorazione del più grande calciatore di tutti i tempi. Nel suo paese sarà lutto per tre giorni, inoltre la camera ardente sarà allestita oggi presso la Casa Rosada, nella sala intitolata al Governo Nazionale, dove per 48 ore chi lo ha amato potrà dargli un ultimo saluto. Nella serata di ieri, ma anche per le gare d’Europa League di oggi, la Uefa ha stabilito oltre al minuto di raccoglimento anche l’ingresso in campo delle squadre con il lutto al braccio. In Serie A, nel prossimo fine settimana, previsto il minuto di raccoglimento e non sono da escludere ulteriori iniziative. Intanto ieri sera, e per tutta la notte, le luci del San Paolo sono rimaste accese e tanti a partire dalle 17 in poi hanno fatto visita all’impianto sportivo che in passato è stato teatro delle gesta del più grande Napoli di tutti i tempi, guidato dal numero dieci più forte e iconico.
NAPOLI LO RICORDA, E GLI DEDICA LO STADIO?
Nei pressi dei tanti murales che ricordano Maradona in giro per Napoli e in Argentina si sono accalcati tifosi e appassionati, che hanno depositato fiori e lumi nel suo ricordo con cori e lacrime a fare da corollario ad una serata davvero surreale. Nei Quartieri Spagnoli sono state proiettate le sue gesta con la maglia del Napoli, una città sotto choc si è raccolta nel ricordo di uno dei suoi figli più illustri. Rinviata nella notte la sfida di Copa Libertadores tra Internacional e il suo Boca Juniors. Intanto il primo cittadino di Napoli, Luigi de Magistris, oltre alla disposizione che ha permesso alle luci del San Paolo di restare accese tutta la notte, su Twitter ha lanciato una proposta che già balenava nella mente di milioni di napoletani in queste ore: “Nel 2017 era divenuto nostro cittadino onorario. Diego, napoletano e argentino, ci hai donato gioia e felicità! Napoli ti ama! Intitoliamo lo Stadio San Paolo a Diego Armando Maradona”.
APPLAUSI PER D10S
Arriva infine da Napoli una bella iniziativa in vista della gara d’Europa League di domani sera degli azzurri, iniziativa sposata anche dall’ex capitano Marek Hamsik via social: “Domani 26 novembre, alle 20:45, Napoli ricorda Diego Armando Maradona. Prima della partita, metteremo alle finestre luci e candele per D10S, e alle 21, dopo il minuto di silenzio, faremo partire da ogni finestra di Napoli il più grande applauso mai sentito nella storia della città. Grideremo il nome di Diego per far sentire al mondo che non lo dimenticheremo mai, che Diego è il nostro figlio e fratello più amato. Inoltrate e condividete a tutti i Napoletani. Forza Diego Per Sempre!!!”.
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