CASAVATORE (NA). Stagione iniziata sotto i migliori auspici, il Casavatore quest’anno ha costruito una rosa in grado di competere per traguardi importanti, dopo una tranquilla salvezza c’è la volontà di alzare l’asticella e provare a regalarsi un’annata da protagonisti.
La nostra redazione ha raggiunto il capitano dei granata, Gennaro Mele, col quale abbiamo fatto il punto della situazione ed analizzato il lavoro svolto finora dal gruppo di mister Di Filippo: “Questo che sta per iniziare è il terzo anno a Casavatore, ho iniziato qui la mia carriera poi tre anni fa sono ritornato dopo che Luca Porta ha rilevato la società ed ha fuso la squadra con l’ex Arzano City. Ero capitano degli arzanesi e sono stato uno dei pochi a restare anche a Casavatore”.

Progetto ambizioso quest’anno: “La mia riconferma è stata una delle prime ad arrivare e sono davvero contento, la società ha un progetto importante per la stagione che ci accingiamo a vivere ed il mercato ha dato risposte in tal senso.
Credo che si siano mossi bene i dirigenti, quest’anno noi del gruppo storico abbiamo chiesto se era possibile fare uno step successivo per provare a raggiungere qualcosa in più della semplice salvezza. La società, grazie all’ingresso di nuove figure, ci ha accontentato e non vediamo l’ora di dimostrare il nostro valore in campo”.
Analisi sul campionato di Prima Categoria: “Questa categoria la conosco benissimo, la faccio da tanti anni per scelta personale a causa del mio lavoro, posso dire che quest’anno non vedo un’ammazza-campionato in stile Casoria o Sibilla di qualche anno fa.
La scorsa stagione ad esempio, nel girone A, non c’è stata una vera e propria favorita anche se l’Edilmer Cardito per me aveva qualcosa in più. Noi speriamo di poter tornare nel nostro girone, il girone E crea non poche difficoltà sia logistiche che in termini di costi di gestione.
In caso di reintegro nel girone A, credo che il Plajanum abbia qualcosa in più rispetto alle altre perchè ha cambiato poco e viene da una finale playoff nella quale è stato eliminato a causa del piazzamento sfavorevole in campionato”.

Sugli obiettivi stagionali idee chiare: “Non vedo una super favorita, il Quarto sta facendo un buon mercato ed il Marano ha elementi che conosco da anni ma la squadra è quasi del tutto nuova. Noi siamo invece un gruppo consolidato nel quale sono stati integrati 7-8 calciatori importanti, gente come Mazza che con questa categoria non hanno nulla a che vedere.
Quest’ultimo lo reputo un lusso per la Prima, viene da stagioni positive in cui ha segnato a raffica e vinto un campionato col Carotenuto. Mazza è un casavatorese doc ed ha fatto una scelta importante, dopo tanto girovagare finalmente potrà giocare nella squadra del proprio paese. Credo che, per il mercato fatto, dobbiamo cercare come minimo di centrare i playoff. Indubbiamente poi parlerà il campo e se siamo bravi possiamo dire la nostra anche in ottica campionato”.
In chiusura una chicca sul proprio futuro: “Negli ultimi anni sono sempre stato un punto di riferimento sia dentro che fuori dal campo, spero di esserlo ancor di più quest’anno. Per me giocare in questa categoria è sempre stato un divertimento, chiaro che negli allenamenti mi sono sempre comportato da professionista ed ho rispettato le scelte dei mister.
Quest’anno ho l’impressione che la squadra sia davvero forte, con elementi importanti come Mazza ed Esposito coi quali ho iniziato a giocare anni fa. Allenatore? Lo conosco, è stato riconfermato De Filippo che a 33 anni viene da un’esperienza con la juniores del Casavatore e l’anno scorso ha raggiunto la salvezza da subentrante. Oltre la stima e l’amicizia, chiaro che c’è anche un apprezzamento come calciatore e spero di poter dare anche quest’anno il mio contributo.

Sogno? Ho un’età per la quale penso di appendere a breve le scarpette al chiodo, spero di riuscire a chiudere con una vittoria nella piazza dove ho cominciato e chissà, magari disputare un ultimo campionato di Promozione prima di smettere. Sarebbe la ciliegina sulla torta, dopo la quale darei spazio a giovani per concentrarmi magari su una possibile carriera da allenatore“.
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