GENOVA (NA). Gara importantissima per il futuro di Marco Giampaolo sulla panchina del Milan, dopo tre sconfitte consecutive non c’è più spazio per gli esperimenti ed il Diavolo deve subito ritornare alla vittoria per mettersi alle spalle mugugni e dubbi d’inizio stagione. Allo stadio Marassi anticipo serale della settima giornata di Serie A, il Genoa ospita i rossoneri.
LE SCELTE DEI MISTER
Il Milan si schiera col 4-3-3, tra i pali Reina rileva Donnarumma mentre in difesa Duarte sostituisce lo squalificato Musacchio. Giampaolo si affida ancora una volta a Suso e Piatek in attacco, i due ex della gara completano il reparto avanzato assieme a Bonaventura. Bennacer parte dalla panchina, in cabina di regia c’è Biglia. Tra le fila rossoblu fiducia a Pinamonti-Kouame in attacco, difesa che ritrova l’ex rossonero Zapata. Confermata la mediana con Schone, Lerager e Radovanovic.
PIU’ GENOA CHE MILAN, LA SBLOCCA SCHONE
Partono meglio i padroni di casa, al 7′ la prima opportunità con un assist di Pajac che pesca Lerager, bravo Reina a chiudere lo specchio della porta al centrocampista rossoblu. Il calcio di Giampaolo non si vede ancora, i rossoneri troppo attendisti lasciano campo al Genoa che non ne approfitta come dovrebbe. Cross e calci d’angolo ma occasioni da gol neanche a pagarle, dunque il primo tiro “serio” arriva al 34′ ad opera di Suso, conclusione troppo debole per impensierire Radu. A seguire un destro sul fondo di Kessie poi è il Genoa a sfiorare il vantaggio, conclusione senza grosse pretese di Ghiglione ma Reina non trattiene e concede l’angolo. Spinge nel finale la formazione di casa, al 39′ ci prova Pajac con un sinistro violento da posizione defilata, Reina c’è e devia con i pugni. Il vantaggio dei liguri si materializza pochi minuti più tardi, calcio piazzato di Schone deviato leggermente da Kessie, con la traiettoria che inganna il numero uno rossonero e fa esplodere Marassi. In pieno recupero un colpo di testa di Romero spaventa la difesa del Milan, palla di poco sopra la traversa. Espulso dalla panchina Saponara per proteste nel finale.
MILAN DA RIMONTA, GENOA IN DIECI
Doppio cambio nella ripresa, entrano Leao e Paquetà per dare brio e fantasia al reparto avanzato. Spingono i rossoneri che al 51 trovano il gol del pareggio, a siglarlo Theo Hernandez con una sgroppate delle sue che coglie di sorpresa la retroguardia del Genoa. Furbo Paquetà nell’avviare l’azione con una punizione battuta rapidamente. Passano appena 120” e Leao mette i brividi alla difesa ligure, azione personale e assist per Paquetà che scalda i guanti di Radu. Al 56′ fallo di mano di Biraschi su azione dello scatenato Leao, al VAR l’arbitro Mariani assegna il calcio di rigore. Dagli undici metri Kessie spiazza il portiere e ribalta la gara. Espulso nell’occasione il difensore del Genoa.
FINALE THRILLING, TRA ROSSI E… RIGORE PARATO
Prova a reagire con l’orgoglio la formazione allenata da Andreazzoli, ma non basta, il Milan rischia poco e chiude bene ogni varco. Al 67′ gli ospiti sfiorano addirittura il tris, scambio tra Leao e Kessie, l’attaccante dopo aver saltato Ghiglione trova Radu sulla sua strada. Favilli e Kouame provano a replicare, ma senza fortuna. Al 79′ ingenuità di Calabria, palla persa e trattenuta su Kouame, secondo giallo e parità numerica ristabilita. All’80’ una bellissima rovesciata di Romero termina tra le braccia di Reina. Il portiere spagnolo poi si fa perdonare il piccolo errore sul gol rossoblu respingendo un calcio di rigore allo scadere. Pandev per Kouame, Reina in uscita tocca leggermente l’attaccante, Mariani al VAR decreta il rigore. Dagli undici metri il portiere rossonero ipnotizza lo specialista Schone. Maxi recupero, otto minuti decretati, al 94′ secondo rosso dalla panchina di una sfida interminabile, Castillejo allontanato dal direttore di gara. Termina dunque con la vittoria del Milan, che dopo tre sconfitte riassapora il gusto dei tre punti, prosegue invece il momento no dei rossoblu.