CASAVATORE (NA). Situazione sempre più complicata per il Casavatore Calcio, dopo l’addio del Presidente De Maio, diversi calciatori hanno già salutato la maglia granata e tra questi c’è anche il capitano Diego Giordano, che di recente si è accasato al Neapolis in Promozione.
CASAVATORE NEL CUORE
Ai nostri microfoni il saluto alla piazza ed alcune precisazioni sull’addio: “Colgo l’occasione per lanciare un messaggio, rivolto ai miei ex compagni ed a tutte le persone a me care di Casavatore – spiega l’ex capitano granata – voglio in primo luogo ringraziarli tutti, visto che in questi anni mi hanno dato tantissimo e sicuramente più di quanto io abbia dato a loro. Per me è stato un grande onore indossare la maglia granata, combattere e onorare questa gente è stato per me motivo di orgoglio. Posso assicurare che Casavatore resterà sempre nel mio cuore, mai potrò sentire miei dei colori più di quanto accaduto coi granata, una piazza fantastica che mi ha fatto sentire un vero capitano”.
MONTAGNA TROPPO ALTA
Una critica neanche troppo velata per chi non ci ha creduto fino in fondo e un ringraziamento di riflesso a chi, invece, ci ha sempre messo la faccia: “Nel bene o nel male, probabilmente anche in condizioni non ottimali, ho cercato di trarre sempre il meglio da questa esperienza, di farmi trovare sempre pronto, di rialzarmi ogni volta e trascinare i miei compagni per evitare che tutto questo finisse. – precisa Giordano – Purtroppo a volte ci sono montagne troppo grandi da scalare, a tal proposito non mi va neanche di parlare troppo della società perchè la ferita è ancora troppo fresca, sono rimasto veramente scottato.
CHI CI HA MESSO LA FACCIA
Allo stesso tempo però voglio ringraziare chi come me ci ha messo sempre la faccia ed ha sempre dato tutto per la causa dentro e fuori dal campo. Grazie dunque al mio ex compagno ed amico Roberto Claudi, al sempre presente Salvatore Mercogliano, due persone eccezionali che hanno sempre messo la passione davanti ad ogni cosa. Credo poi che meritino un grosso ringraziamento anche mister Mele e il prof Rubino, col quale ho avuto il piacere di collaborare e che da subito ha instaurato un bel legame con lo spogliatoio. Fino alla fine tutti abbiamo provato a mantenere alto l’entusiasmo, a traghettare la squadra verso un qualcosa di positivo che ahimè non sarebbe mai potuto arrivare visto che il “giocattolo” si era orma rotto”.
MESSAGGIO ALL’EX PATRON
Nonostante le difficoltà il capitano ha sempre sperato in un epilogo diverso, poi però si è scontrato con l’amara realtà: “Al Presidente De Maio, al momento, sento unicamente di dire che, nonostante i risultati non fossero dalla nostra, una squadra è tale sia quando si vince che quando si perde. Casavatore non meritava di fallire in questo modo, di essere abbandonata a se stessa. Onestamente avrei preferito mille volte retrocedere con questa maglia, piuttosto che trasferirmi nella sessione di mercato dicembrina. – conclude Giordano – Nel calcio oggi però devi aspettarti di tutto, ma conservo nel mio cuore la speranza che un giorno la piazza di Casavatore possa rifiorire con qualcuno che davvero vuol fare calcio“.