A diciassette minuti dalla finale di Coppa Italia di Eccellenza: il Casoria, che recrimina per alcune discutibili scelte arbitrali, si arrende solo nel finale alla corazzata Giugliano. Senza reti il match d’andata, tutto si decide nella tana dei tigrotti.
Primo tempo intenso, un coriaceo e coraggioso Casoria va in vantaggio con Cafaro, sfiora il raddoppio e resiste agli attacchi dei padroni di casa. Nella ripresa i gialloblù mettono in campo altra artiglieria pesante, trovano il pari, che qualificherebbe ancora i viola, spingono fino a trovare il raddoppio al 73′ minuto, e dilagano negli ultimi minuti, per un passivo troppo pesante per la compagine ospite.
Vincitore morale del pomeriggio è però Sasà Cafaro che, con un gesto di straordinaria sportività, ha guadagnato l’applauso dell’intero impianto mugnanese: sul punteggio di 1-0, lanciato a rete, l’esterno viola contrastato dal solo De Girolamo non ha proseguito l’azione, quando quest’ultimo è stato costretto a fermare la rincorsa per un problema fisico.
Le fatiche degli incontri ravvicinati si fanno sentire, ai lungodegenti Credentino, Orvetto e Spoleto, si aggiungono Procolo Ioffredo e Diana; esordio per Alfonso Ioffedo, in panchina gli ultimi arrivi Spilabotte e Bottigliero. Mister Amorosetti sceglie Maiellaro tra i pali, terzini
Ioffredo e D’Onofrio, centrali Esposito e Petrarca, in mediana Valoroso e Foti, esterni Cafaro e Petito, alle spalle di Incoronato agisce
Gioielli.
Primo tempo intenso, alla mezz’ora Cafaro splendidamente pescato dal lancio di Incoronato, con un preciso diagonale batte Mola. Nel finale di frazione è il giovane, classe 2000, Petito a sprecare il raddoppio.
Nel secondo tempo un Giugliano a trazione anteriore, trova il pari con Caso Naturale, intorno all’ora di gioco. Al 73’minuto la svolta che indirizza match e qualificazione: un fallo su Siciliano viene invertito, dalla punizione scaturisce il colpo di testa vincente di Fava.
Il Casoria va all’arrembaggio, crea diverse potenziali occasioni pericolose, ma al minuto 88, su una ripartenza viziata da un fallo di mano di Manzo, i locali calano il tris con Liccardo.
Nel recupero c’è tempo per il poker di Tarascio; finisce 4-1, ma il Casoria, che, giova ricordarlo, ha eliminato squadroni come Frattese e Gladiator, esce a testa altissima dalla manifestazione regionale.
A cura di Pasquale Lucchese