Oltre ad aver annunciato l’addio anticipato dell’ala Federico Barlafante, il direttore sportivo della Juve Stabia, Giuseppe Di Bari, è intervenuto a 360° in conferenza stampa sul mercato delle vespe, facendo un bilancio approfondito a bocce ferme.
Queste le parole del direttore sportivo Di Bari: “Bilancio del mercato? Quando si fa mercato si cerca sempre di fare il meglio, ma bisogna fare i conti anche con budget e linee guida. Di nomi in attacco, come Eusepi, ne sono usciti fuori tanti, ma sono contentissimo. La società ha fatto dei sacrifici, anche sul mercato oltre che sul debito. Il bilancio è dunque positivo, considerando poi l’arrivo di uno svincolato come Zigoni, che dunque va aspettato, ma sono sicuro che ci darà una mano. Ci toglieremo le nostre soddisfazioni, ma tenendo i piedi saldi a terra e pensando di partita in partita. Il buon avvio? Fa piacere; questo è un anno per creare le basi, poi vedremo, ma bisogna avere anche tanto realismo ed equilibrio“.
Sui tanti calciatori di proprietà e sul destino di Todisco e Boccia: “La rosa di proprietà è un valore aggiunto, ma qualche valorizzazione in prestito è stata comunque necessaria a oggi, poi non è detto che i prestiti secchi non possano diventare altro. Le cessioni di Todisco e Boccia dopo il contratto da professionisti? Crediamo in questi due ragazzi, ma abbiamo preferito mandarli a giocare in Serie D per essere ancor più valorizzati, nel caso di Boccia, poi, lo farà in club prestigioso come il Catania. Per quanto riguarda il ruolo di terzino destro, in definitiva, abbiamo puntato su una coppia Under formata da due ragazzi 2001 come Maggioni e Peluso“.
E su alcuni singoli, aggiunge: “Silipo e Pandolfi contesi anche da altri club? Il segreto è aspettare il momento opportuno per inserirti in operazioni che all’inizio sembrano poco fattibili, e poi il nome Juve Stabia ti agevola in trattativa. Qualche altro calciatore è sfumato perché altri club hanno messo sul piatto più soldi, ma altri hanno accettato di giocare per noi, nonostante cifre inferiori alle proposte di altri club. Barosi e Vimercati? Due capitali della società. Vimercati, classe 2002, lo ho avuto a Novara e può crescere tantissimo, mentre su Barosi non ci sono mai stati dubbi e con Petrazzuolo preparatore dei portieri può crescere ancora di più. Un plauso va inoltre a chi collabora con me per quanto riguarda lo scouting“.
Sulla gestione di Sarri, portiere dichiaratamente in uscita che non ha trovato collocazione: “Sarri non è riuscito a trovare sistemazione? È un portiere della Juve Stabia e, visto che la lista non è bloccata in porta a differenza dei calciatori di movimento, all’occorrenza potrebbe essere a nostra disposizione, oppure potrà optare per la Serie D o l’estero. Inoltre, ricordo che abbiamo a disposizione anche Esposito, al momento infortunato, e Maresca, che essendo 2004 non occupa un posto in lista. Complessivamente, abbiamo cinque portieri a disposizione“.
Conclude aggiungendo un dettaglio sull’accordo con il Cosenza per il riscatto di Pandolfi, e scomoda un importante paragone per la punta gialloblù: “Il riscatto di Pandolfi sostenibile a quali condizioni? Deve fare i gol che ci aspettiamo, ma credo sia una cifra congrua e fattibile per un club come il nostro e per le potenzialità del giocatore, e poi in Luca rivedo incredibilmente Iemmello, che ho avuto al Foggia, il quale all’inizio come lui sbagliava tanti gol, poi è diventato il capocannoniere e abbiamo visto che carriera ha fatto. Vi racconto inoltre un siparietto; Gerbo, anche lui avuto a Foggia, ha detto a Zigoni che non ho mai sbagliato un attaccante, e lui ha risposto che un determinato numero di gol non lo ha mai fatto, ma mai dire mai”.