Circa un anno di questi tempi fa usciva l’autobiografia di Zlatan Ibrahimovic, scritta assieme a Mats Olsson e pubblicata da Rizzoli. “I am football” era un concentrato di aneddoti e di rivelazioni dell’asso svedese sulla sua lunga e dorata carriera nel mondo del calcio.
RITORNO AL PASSATO?
Una delle rivelazioni più intriganti torna d’attualità proprio oggi, visto che Ibra torna a guardare con interesse all’Italia. Bologna e Milan i club maggiormente interessanti, o per meglio dire intriganti al gigante di Malmoe, ma occhio anche al Napoli e in ultima battuta all’Inter che cerca un vice Lukaku.
IL TRADIMENTO DI GALLIANI, E L’ADDIO AMARO
Tornando all’autobiografia, lo svedese parlava del suo addio ai rossoneri, divorzio accettato malvolentieri e un tradimento mai perdonato: “Galliani mi disse che non avevo nulla di cui preoccuparmi, perchè non mi avrebbero ceduto. – si legge – Alcune settimane dopo mi trovavo a Vaxholm, dove avevamo una casa vacanze. Ero appena tornato da un’uscita sulla moto d’acqua e cosa vedo sul display del telefonino? Cinque chiamate senza risposta di Mino. Gli avevo fatto giurare di non chiamarmi durante le ferie, quindi capii che qualcosa bolliva in pentola. Mi disse che dovevamo parlare e che mi avrebbe chiamato Leonardo, chiesi chi fosse poi collegai e capii che era il direttore del PSG. – scriveva Ibra – Dissi a Mino che non volevo parlarci perchè tanto non sarei andato da nessuna parte, me l’aveva confermato Galliani che non volevano vendermi. In tono deciso lui aggiunse che in realtà mi avevano già venduto”.
MEA CULPA GALLIANI, IL BIS PUO’ DIVENTARE REALTA’
In seguito lo svedese dichiarò che non sarebbe mai più tornato in rossonero se ci fosse stato ancora Galliani. L’ormai ex dirigente rossonero a fine Novembre 2018 confermò poi questa versione ammettendo: “E’ vero, ho tradito Ibrahimovic ma l’ho dovuto fare. Lui non avrebbe mai lasciato il Milan per il PSG, per un anno e mezzo non ci siamo parlati poi il rapporto è tornato buono e spesso ci sentiamo“. Un amore spezzato dunque tra i rossoneri e il Milan, che oggi è alla disperata ricerca di un leader carismatico in attacco, dove i vari attaccanti presenti oggi in rosa faticano a trovare una certa continuità in zona gol.
DI VAIO SI MUOVE PER IL BOLOGNA
Per l’Ibra 2.0 però c’è un ostacolo, o meglio un’agguerrita rivale: il Bologna. L’amicizia con Sinisa Mihajlovic è un fattore importantissimo, se poi aggiungiamo il viaggio del capo scouting rossoblu Di Vaio a Los Angeles il quadro è chiaro ed anche la volontà del club del Presidente Joey Saputo. Giorni di riflessione dunque per l’asso svedese, riallacciare il filo di un amore spezzato o aiutare un vecchio amico?