Paolo Branduani, estremo difensore della Juve Stabia, con la sua parata nel finale sul rigore col “cucchiaio” di Giannone, ha fissato il punteggio del big match col Catanzaro sullo 0-0 (Clicca qui per rivivere la gara).
Queste le sue parole, che svelano un retroscena proprio tra il portiere gialloblu e il numero 10 dei giallorossi, che in passato si sono già trovati nella stessa situazione: “Già sapevo dove avrebbe tirato Giannone. Non è la prima volta che gli paro un penalty. Nel 2013, in occasione di Feralpi Salò-Pro Patria, lui provò il cucchiaio segnando ma l’arbitro fece ripetere il rigore, e sulla seconda esecuzione ho neutralizzato il suo tiro alla mia destra”.
E prosegue: “Questa volta ero sicuro che avrebbe fatto lo scavino o una conclusione sempre alla mia destra. Mi sono abbassato verso quel lato ma poi lui ha esitato, complice la sua pessima rincorsa, e ho capito subito che avrebbe provato il cucchiaio. – e rincara la dose – Si toglierà il vizio di provare il cucchiaio? Sapendo di che persona si tratta sono sicuro che lo calcerebbe così anche in futuro”.
Sul match aggiunge: “Abbiamo ottenuto un punto importante, creando anche più occasioni del Catanzaro. Il pubblico? Speriamo sia sempre quello visto in questa occasione, sarebbe prezioso. Ora proseguiamo su questa strada e torniamo al lavoro, perché già domenica ci sarà un match forse ancor più importante di quello odierno. Un risultato positivo a Monopoli potrebbe significare tanto”.
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