Allo Stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia, è andato in scena il derby della memoria tra Juve Stabia e Cavese, che hanno onorato in maniera emozionante la memoria di Catello Mari, così come accaduto nel corso della gara d’andata.
Per la Juve Stabia, capolista del Girone C, l’obiettivo è il ritorno al successo dopo il pari a reti bianche nell’altro disputato nell’ultimo turno, sul campo della Casertana. Le vespe di Caserta inseguono però i tre punti con gravi defezioni nella propria difesa dei record, che non può contare su Allievi, Marzorati e Vitiello.
La Cavese, in grande forma e vogliosa di salire sul treno play off, nell’ultima giornata è arrivato il successo interno per 2-0 contro il Siracura, prima del quale era giunto il prezioso pareggio sul difficilissimo campo del Trapani.
I padroni di casa cominciato cercando di schiacciare la Cavese, che attende bassa cercando di ripartire. Al 7′ rischia la retroguardia degli aquilotti, che buca l’intervento aereo sul lancio per Paponi, che lanciato a rete viene atterrato al limite dell’area. Evitato il penalty per pochi centimetri, giallo per Bachini.
I blufoncè escono fuori alla distanza, e col passare dei minuti alzano il pressing sui portatori delle vespe con i propri attaccanti, restando compatti dietro con il resto della squadra. Al 21′ grande occasione per la Cavese, con Rosafio che si ritrova il pallone al limite dell’area dopo una mischia, e calcia sfiorando il palo.
Tanti i palloni recuperati a centrocampo dalla Juve Stabia, che non riesce però a costruire vere palle gol, peccando di precisione nell’ultima scelta. Giunti al 27′, arriva il gol degli ospiti, che infilano le vespe in velocità sulla sinistra, con la sfera che viene servita al centro con un traversone basso, dove arriva Pugliese col suo inserimento non seguito dai gialloblu, per il più facile dei gol.
I padroni di casa provano a reagire ma, pur continuando a far sentire la propria presenza nella metà campo blufoncè, non riescono a generare palle gol. Si va all’intervallo con gli aquilotti in vantaggio.
La Juve Stabia, già decimata in difesa, perde anche Mezavilla, e ad inizio ripresa manda in campo El Ouazni ed Elia, passando al 3-5-2, con Schiavi e Germoni adattati a terzi di difesa.
Subito incisivo l’ingresso di Elia, che al 6′ brucia in velocità il diretto avversario sulla destra e serve un cross perfetto per Paponi, che insacca di testa per l’1-1 che fa impazzire il “Menti”.
Neanche il tempo di esultare e la Cavese torna in vantaggio all’8′; Schiavi sbaglia un disimpegno, gli ospiti arrivano al tiro dalla distanza con Pugliese, che calcia forte ma centrale. Branduani non trattiene e la palla scivola oltre la linea. Primo errore di una straordinaria stagione del gigante gialloblu.
La Juve Stabia non si arrende e continua a spingere, con Elia che crea scompiglio a destra. Al 17′ occasione colossale per le vespe. Canotto penetra a destra e dal fondo lascia partire un traversone basso che il portiere ospite devia tra i piedi di Mastalli, che solo al centro dell’area spara incredibilmente alto.
Gialloblu che si sbilanciano in avanti alla ricerca del pari e al 18′ rischiano di subire il terzo gol. Rosafio si invola in contropiede e serve Fella solo davanti a Branduani, ma questa volta il portiere di casa è super e dice di no all’attaccante.
Al 29′ Canotto infila nuovamente a sinistra la retroguardia ospite e viene atterrato in maniera evidente, per l’arbitro è calcio di rigore. Dal dischetto non va Paponi ma Carlini, che gonfia la rete per il 2-2. Partita di rara bellezza con continui capovolgimenti di fronte.
La Juve Stabia vuole il vantaggio e mette alle corde la Cavese. Al 36′ colossale occasione per i gialloblu, Elia viene lanciato verso la porta e anticipa il portiere superandolo a destra, ma da posizione defilata non calcia a porta sguarnita, cercando un servizio no-look che la Cavese allontana.
Termina 2-2 un match ricco di emozioni e capovolgimenti di fronte. Ottimo punto per la Cavese, meno per la Juve Stabia, che ha comunque dimostrato alla lunga le sue qualità, cercando a tutti i costi il sorpasso.
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