Raggiunto dalla nostra redazione, il presidente del Mondragone, Fabio Del Prete, ci ha raccontato la sua versione dei fatti, in merito alla clamorosa sospensione del match dei granata sul campo della Frattese.
Queste le sue parole: “Come società ci siamo sempre contraddistinti per la nostra correttezza, e parlano i fatti, con due premi fair-play ricevuti lo scorso anno. Quello che è accaduto oggi non si sposa con la nostra filosofia di calcio. Ero in tribuna ad assistere al match, poi all’intervallo ho percepito che qualcosa fosse andato storto e sono andato negli spogliatoi. Lì ho trovato due miei calciatori col ghiaccio al volto, che mi hanno raccontato del parapiglia avvenuto al rientro negli spogliatoi”.
Prosegue con la ricostruzione: “Dopodiché, l’arbitro è venuto a comunicarci che Giovanni Baratto non sarebbe potuto rientrare in campo, in quanto espulso per i fatti avvenuti poco prima. Una cosa è certa, Baratto non può essere stato l’unico protagonista dell’accaduto, e non è concepibile che sia l’unico a pagare. A questo punto, la squadra aveva paura e non se l’è sentita di scendere in campo. Io sono stato solidale nei loro confronti e ho detto loro di prepararsi per lasciare lo Ianniello”.
E chiude: “Senza presunzione posso dire che col nostro stile abbiamo cambiato il modo di interpretare il calcio, almeno in questo girone. Posso garantire che fino a quando ci sarò io in carica episodi del genere non si verificheranno mai a Mondragone. L’agonismo sul rettangolo verde è il sale del calcio, ma quanto accaduto oggi è un altro paio di maniche”.