NOLA (NA). Il tecnico bianconero Stefano Liquidato, dimessosi pochi giorni fa, ai microfoni della testata giornalistica locale Sport Campania ha commentato il suo addio, in serata è arrivata decisa e netta la replica del Nola Calcio.
RISPETTO PER IL NOLA
La S.S. Nola 1925 non ci sta. La S.S. Nola dice basta. La S.S. Nola merita rispetto. Le parole utilizzate nella recente intervista rilasciata dall’ex tecnico, Stefano Liquidato, meritano una replica per tutelare i dirigenti, i tecnici, i calciatori e i tifosi che ogni giorno lavorano e sostengono la squadra bianconera dietro la scrivania, in campo e sugli spalti. Stefano Liquidato ha tirato fuori “storie”, ha fatto nomi e messo in piazza vicende alterate nella forma e nella sostanza violando peraltro il vincolo “sacro” dello spogliatoio e della segreteria di una società che per quanto dilettantistica non merita un simile trattamento.

I QUESITI DEL NOLA
È una questione di classe e di rispetto dei ruoli che evidentemente il signor Stefano Liquidato non ha mai avuto. D’altronde chi aveva ripudiato e calpestato la precedente proprietà perché avrebbe mai dovuto rispettare quella attuale? E perché chi aveva spinto e mediato per il titolo di serie D vestendo i panni del direttore generale intessendo rapporti mai troppo chiari con presidenti ed altri dirigenti adesso avrebbe dovuto ammettere i suoi fallimenti tecnici pubblicamente?
E perché l’uomo che dedicava più energie nel rappresentare alcuni calciatori, chissà con quale interesse, pretendendo cifre per rinnovi e firme finendo con il rovinare rapporti umani prima ancora che professionali, adesso avrebbe dovuto rispettare il nome di Nola e del Nola? E perché un uomo attento solo ai suoi interessi al punto di perseguirli anche attraverso l’utilizzo spregiudicato dei media venendo meno a gerarchie e strategie, si sarebbe dovuto rivelare diverso da come in realtà è sempre stato?

NON SI SPUTA NEL PIATTO DOVE…
Incalzato dalla stampa Liquidato ha millantato competenze di giurisprudenza societaria a dir poco puerili confondendo regole e diritti; ha messo in piazza ed inventato conversazioni private decontestualizzandole; ha provato ad infangare giovani imprenditori a cui dovrebbe solo dire grazie per avergli dato l’opportunità di vestire la maglia del Nola.
Il signor Stefano Liquidato sta provando a fare quello che solitamente fanno i perdenti: distruggere chi ha messo a nudo la sua essenza e il contesto in cui non si riesce ad emergere. Messo alla porta dallo spogliatoio, messo alla porta dai tifosi, messo alla porta da tutto il mondo Nola nel corso di una stagione nella quale ha fatto e disfatto, preteso e distrutto, adesso sta provando a fagocitare tutti in un’enorme agogna mediatica. Il tutto alla vigilia di una trasferta delicata, nel bel mezzo della lotta salvezza, incurante dell’esigenza di una squadra e di un ambiente che lo aveva sempre trattato come un padre.

NUMERI IMPIETOSI
Infine è doveroso ricordare che la disastrosa gestione tecnica Liquidato ha prodotto la pochezza di 10 punti in 19 partite a fronte dei 20 conquistate nelle restanti partite. Una vera miseria se comparata a pretese, toni e supponenza dimostrati nel corso di questa infausta stagione.