NAPOLI. Passo indietro del tecnico Giovanni Micallo in casa Nuova Napoli Nord, il giovane tecnico napoletano ha deciso di salutare anzitempo la squadra napoletana. Micallo aveva raccolto un gruppo con appena cinque punti in classifica, e oggi lo lascia a quota 23 e con una semifinale di ritorno di Coppa Campania da disputare contro il Sant’Anastasia (Andata 1-0 per gli anastasiani ndr).
IL CHIARIMENTO DEL MISTER
Oltre 180 presenze nei professionisti da calciatore, in carriera Micallo ha indossato diverse maglie prestigiose in Serie C, da Taranto a Ancona passando per Fermana, Fano e Scafatese. Nei dilettanti, ultime stagioni prima di appendere le scarpette al chiodo, apparizioni con Procida, Sorrento, Sant’Agnello e Nola. Ai nostri microfoni l’ormai ex allenatore della Nuova Napoli Nord ha spiegato i motivi che l’hanno spinto a dire addio in anticipo: “Ho iniziato questa avventura con i migliori propositi – ha esordito Micallo – a livello di calciatori sicuramente parliamo di una buona squadra, e questo è uno degli aspetti che mi ha spinto ad accettare l’incarico dopo l’addio alla Montecalcio. Sono arrivato con un gruppo in difficoltà e una classifica complicata, ora lo lascio con una salvezza decisamente alla portata e una semifinale di ritorno di coppa da disputare. Dimissioni? Tutto nasce da una difficoltà oggettiva legata al campo d’allenamento, credo che in Promozione non si possa assolutamente fare a meno di allenarsi almeno tre volte a settimana per restare in forma e mantenere le giuste misure in campo, cosa che chiaramente non può accadere se ti alleni una sola volta e su campi di calcetto o calciotto. – prosegue l’ormai ex Nuova Napoli Nord – Due settimane fa ho spiegato al Presidente e al direttore che bisognava mettersi in pari con le altre squadre del girone dal punto di vista degli allenamenti, ma è chiaro che di fronte alla difficoltà nell’ottenere le condizioni minime per fare calcio non potevo che rassegnare le dimissioni. Nei dilettanti senza un campo d’allenamento diventa dura, non mi andava di creare ulteriori difficoltà dal punto di vista economico, so bene quanto sia complicato e oneroso allenarsi e giocare senza un proprio stadio o una struttura d’allenamento. – conclude Micallo – Comunicato? Confesso che mi è dispiaciuto leggere che si tratta di esonero quando in realtà mi sono dimesso, tra l’altro dopo la mia decisione i calciatori mi hanno contattato per farmi desistere, mi è dispiaciuto davvero dirgli che non potevo continuare così. Colgo l’occasione per fare comunque un gruppo in bocca al lupo alla società e alla squadra per il prosieguo della stagione sportiva”.
ph La Ragione