NAPOLI. Brutta tegola per il calcio dilettantistico regionale e provinciale dopo la pubblicazione dell’ultimo DPCM, che di fatto obbliga migliaia di realtà sportive in giro per l’Italia ad attendere fino al 5 marzo per riprendere gli allenamenti e di lì a qualche settimana verosimilmente il campionato. Difficile ipotizzare cosa accadrà, alcune regioni hanno dichiarato la stagione annullata, altre invece stanno riflettendo sul fatto di disputare almeno il girone d’andata, ma le difficoltà aumentano mese dopo mese e il futuro appare quanto mai nebuloso.
ECCELLENZA DENTRO O FUORI
A tal proposito in Campania, il Presidente della Napoli United, realtà sportiva partenopea d’Eccellenza, ha denunciato una situazione non più sostenibile e dato sfogo alla propria amarezza in seguito all’ennesima decisione penalizzante per lo sport dilettantistico: “Arriva l’ennesima batosta, la consapevolezza che con molta probabilità sta per calare il sipario su questa stagione sciagurata. Dopo l’ultimo Dpcm che sarà in vigore dal 16 gennaio, lo sport di carattere regionale rimane ai box fino al 5 marzo. E poi chissà. Il tempo necessario per concludere il campionato ci sembra davvero poco, e probabilmente sarà necessario rivedere tutte le modalità della competizione, snaturando e sminuendo ulteriormente la nostra categoria. – ha precisato Gargiulo – FIGC e LND hanno il dovere di prendere in carico la questione dei campionati regionali dilettantistici, in particolar modo quello di Eccellenza e renderlo di interesse nazionale, per restituire dignità alle nostre categorie. In primis in quanto garantisce la partecipazione al prossimo campionato di serie D e poi per numero di addetti, per investimenti e per la nostra professionalità, calpestata nuovamente. In alternativa dichiarino esplicitamente il contrario ed annullino l’intera stagione sportiva“.
LA FINE DEL SILENZIO
Il calcio dilettantistico regionale dunque chiede risposte immediate, per tutelare i propri investimenti e capire su quante e quali macerie ricostruire l’intero movimento: “Ci aspettiamo dalla FIGC e dalla LND delle risposte concrete, delle prospettive, delle tutele che gli enti preposti hanno il dovere di offrire. La fase attendista, di stare alla finestra a guardare il governo cosa decide, non è più tollerata, ma ci conduce solo ad una lenta e tragica fine. In tre mesi di stop sarebbe stato possibile organizzare il prosieguo della stagione. È assurdo che nel nuovo provvedimento governativo si prevede la riapertura delle piste da sci per metà febbraio, mentre centri sportivi, palestre ecc., dovranno attendere ancora fino al 5 marzo. – spiega il Presidente della Napoli United – Ma solo a me manca tutto questo? Ma che vogliamo fare? Queste emozioni si devono vivere! Mi viene il dubbio che a tanti quasi fa comodo questo stop”.
ATTENZIONE NULLA, MENEFREGHISMO GENERALE
Il numero della Napoli United poi fa un’amara considerazione: “Ho voluto dare sfogo ai miei mille dubbi e perplessità attraverso un post facebook recentemente. Spesso mi capita di rivedere gli highlights delle partite e mi sembra un tempo fin troppo lontano, quasi dimenticato per alcuni. Dopo 11 anni di presidenza, di battaglie, vittorie ma anche sconfitte e difficoltà, mi ritrovo a dover fare una riflessione ben più profonda che esula dall’aspetto puramente economico e pratico della questione, ma che riguarda i “sentimenti”. – racconta Gargiulo – Questo stop ha dimostrato con i fatti che l’attenzione verso i campionati cosiddetti minori è pari a zero. Forse davvero questa situazione fa comodo a tanti, il silenzio e il menefreghismo generale mi portano a pensare che io sia un “folle” nel pensare che si possa riprendere a breve, o che comunque si stia facendo il possibile per farlo in tutta sicurezza, o meglio ci sia interesse nel voler ricominciare”.
SOLDI SPESI MALE E NON SOLO
Chiosa finale su alcune proposte palesate nei mesi scorsi, ma mai prese seriamente in considerazione dagli organi preposti a decidere: “Ho più volte ribadito ed evidenziato che i campionati dilettantistici potevano tranquillamente proseguire spendendo i soldi dei contributi per il protocollo di sicurezza come sta avvenendo in Serie D. Ed invece siamo stati dimenticati, abbandonati ad una lenta agonia. – conclude Gargiulo – Con i fondi che il governo sta sistematicamente erogando quali bonus collaboratori avremmo potuto fare addirittura i tamponi tra il primo ed il secondo tempo di ogni gara e attivare tutte le disposizioni anti covid. Questa pioggia di danaro distribuita senza criterio dimostra la cecità del governo ed il disinteresse degli organismi sportivi. Il danno sociale ed economico di questo scempio avrà purtroppo ricadute gravissime non solo sul mondo dello sport, perché si stanno calpestando i suoi valori e la sua funzione sociale”.
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