Allo Stadio “Adriatico”, dopo oltre tre mesi di stop, Pescara e Juve Stabia hanno ripreso il proprio campionato di Serie B da uno scontro salvezza che mette in palio punti preziosi per blindare la categoria.
Uno solo il punto che divide infatti le due compagini, con i gialloblu distanti 4 punti dalla zona play out, mentre gli abruzzesi a 3. I padroni di casa allenati da Nicola Legrottaglie si schierano con il 4-4-2, con Memushaj largo a destra con licenza di svariare e in avanti la coppia Galano-Pucciarelli. Fabio Caserta invece riparte dal 4-2-3-1 che tante garanzie aveva dato prima dell’interruzione, con la scelta del doppio play maker di grande qualità a centrocampo, con il duo Di Gennaro-Calò, e davanti Mallamo alle spalle di Forte con Bifulco e Canotto sulle corsie.
Inizio intraprendente della Juve Stabia, che si rende pericolosissima al 2′ quando Bifulco recupera palla sulla sinistra all’altezza della trequarti, si accentra arrivando al limite ma, invece di servire in comodo appoggio i liberi Forte e Mallamo, pecca di egoismo e calcia a lato senza impensierire Fiorillo.
Gli ospiti mettono in difficoltà il Pescara con una pressione ben organizzata e innescata al momento giusto, ma non riescono a creare altre grosse chance pur affacciandosi con costanza nella metà campo biancazzurra, procurandosi diversi calci piazzati. Il Pescara aspetta più basso e fatica a impostare la propria manovra, ma avrà a disposizione le due più grandi occasioni della prima frazione su due errori evitabili della Juve Stabia.
La prima arriva al 25′ quando Di Gennaro perde un sanguinoso pallone sulla sua trequarti sul quale il Pescara si riversa in avanti, le vespe scalano male sulle marcature e su un cross basso dalla sinistra Memushaj manda clamorosamente a lato a due metri dalla porta. Quando siamo al 45′ invece è Mallamo che perde palla a centrocampo in uscita; ne approfitta ancora Memushaj che si invola in area sulla sinistra, piazza una precisa conclusione sul secondo palo ma Provedel è super in estensione e dice di no, ma sulla respinta la sfera capita sui piedi di Galano che di prima calcia altissimo a porta spalancata.
Al ritorno in campo Caserta manda in campo Addae per Mallamo, con Di Gennaro che si alza al suo posto. Il Pescara che torna sul rettangolo verde con maggiore intraprendenza alzando il baricentro e al 3′, sugli sviluppi di un corner, Kastanos in area con una finta supera Di Gennaro e da posizione laterale calcia forte colpendo l’esterno della rete. Vespe in bambola e Pescara che spreca ancora all’11’ con Pucciarelli su cross di Zappa, ma l’attaccante si rifarà sul disastro di Germoni un minuto dopo, che al limite della sua area con doppia pressione, si addormenta con la palla che viene rubata dalla punte che a tu per tu con Provedel non sbaglia. Locali meritatamente in vantaggio.
Ospiti che provano a dare una scossa dalla panchina con la sostituzione degli esterni, con Cissè ed Elia che prendono il posto di Canotto e Bifulco. Al 20′ per la Juve Stabia fuori Di Gennaro per Di Mariano che va largo mentre Cissè affianca Forte, con il passaggio al 4-2-4. Giunti al 25′, Pescara ancora insidioso su corner, con la sfera che dopo un tocco arriva sul secondo palo, dove Memushaj calcia a colpo sicuro ma la conclusione sbatte su Germoni appostato sulla linea.
Cambia la forma ma non la sostanza di un primo tempo disastroso delle vespe, distratte e meno brillanti fisicamente rispetto agli avversari, e al 25′ sull’ennesima dormita della ripresa arriva il traversone dalla sinistra sul secondo palo, ma Germoni lascia completamente libero Zappa che dopo un controllo davanti alla porta non sbaglia il colpo del 2-0. Dilagano gli abruzzesi che al 35′ trovano il 3-0, con Memushaj che troppo libero a destra lascia partire un cross perfetto per la testa di Crecco al centro, che gonfia la rete.
Al 42′ gol della bandiera per la Juve Stabia, con Elia che calcia bene dopo una carambola in area di rigore, non sbagliando da buona posizione. Poco dopo Forte perde l’occasione di riaprire il match, ritrovandosi a tu per tu con Fiorillo ma cercando incomprensibilmente un appoggio laterale verso un compagno che non c’è.
Nonostante l’accenno finale di reazione, il triplice fischio decreta una sconfitta senza appello dei ragazzi di Caserta, che nel secondo tempo calano fisicamente e sul piano dell’attenzione, non riuscendo a tenere alti quei ritmi intensi che hanno rappresentato uno dei cardini della Juve Stabia. Costante invece, rispetto al percorso delle vespe prima dello stop, la grande fatica lontano dal “Menti”. Bene il Pescara che nella ripresa punisce gli ospiti con la qualità dei suoi uomini (che risultano anche più freschi degli avversari, ndr) e piazzano il sorpasso proprio ai danni dei termali, portandosi a quota 38 punti.
ph Antonio Gargiulo S.S. Juve Stabia