TORRE ANNUNZIATA (NA). Oggi pomeriggio il Savoia di mister Parlato proverà a dare continuità all’ultima successo conquistato in casa contro il Castrovillari, i bianchi dunque saranno di scena a Ragusa contro la formazione locale reduce dal ko contro il Corigliano.
VOGLIA DI CONTINUITA’
In vista di tale impegno, in settimana, la nostra redazione ha raggiunto in centrocampista degli oplontini Wilfred Osuji, col quale abbiamo analizzato la partita ed il processo di maturazione del nuovo Savoia: “La vittoria ci ha aiutato tanto, ma allo stesso tempo siamo consapevoli che ci sono stati anche errori sui quali abbiamo lavorato in settimana. – precisa il metronomo – Credo che in questo momento ogni punto conquistato dia una carica in più, ma non dobbiamo sederci sugli allori e crescere ulteriormente“.

LAVORARE SULLA FASE DIFENSIVA
Ultime gare, qualche gol preso di troppo, problema più che di reparto sembra essere legato a condizione e compattezza ancora a fasi alterne da parte della squadra durante l’arco della partita: “Certo che non è un problema di reparto, quando si prende gol lo si fa insieme, credo che la fase difensiva inizi dall’attacco e infatti in settimana il mister ci ha aiutato a correggere quegli aspetti dove ancora commettiamo errori”.
ATTENZIONE MASSIMA
Sulla sfida col Ragusa: “Ogni partita ha una sua storia, noi dobbiamo giocare tutte le partite come fossero l’ultima. Parliamo di una squadra che milita nella nostra stessa categoria, quindi hanno indubbiamente dei valori e bisogna affrontarli come fossero i più forti”.

PROGETTO VINCENTE
Blasone importante, mercato intelligente e tecnico preparato con un background di vittorie alle spalle, tutto questo può talvolta da stimolo può diventare un fardello: “Voglio sottolineare una cosa importante, chi fa il suo lavoro, che si giochi al Real Madrid o al Savoia, deve farlo sempre col massimo impegno ed un grande senso di responsabilità. Chi lavora ha sempre una responsabilità e noi qui siamo delle persone serie, abbiamo un obiettivo massimale da raggiungere, ma il calcio non è scienza esatta e la cosa fondamentale è dare sempre il massimo”.