Allo Stadio “Manlio Scopigno”, a porte chiuse, si compie l’annunciata tragicommedia che ha visto il Rieti concedere 3 punti a tavolino alla capolista Reggina.
Le modalità dell’accaduto sono però diverse da quelle annunciate. Dopo lo sciopero dichiarato e attuato dalla prima squadra (da mesi senza stipendi, ndr), sarebbe dovuta infatti scendere in campo la formazione Berretti contro la capolista del Girone C. Il tutto però non è stato possibile, perché il tecnico della selezione giovanile laziale non era in possesso di una valida licenza in corso di validità.
Ufficiale dunque il primo indecoroso episodio, e si spera ultimo, di questa stagione in Lega Pro, che come ogni anno, a causa di un format precario ed instabile non garantisce la partecipazione esclusiva di squadre che possano coprire gli oneri assunti. Passi in avanti sono stati compiuti con la riforma estiva che in parte ha limitato questi accadimenti, ma è un dato di fatto che la Serie C sia insostenibile con un format a 60 squadre, troppe per il professionismo.