E’ grande la frustrazione nei club coinvolti nei Playout aggiuntivi. Anche la Rocchese, nelle parole del DG Giuseppe Catapano, esprime il suo dissenso alla decisione di disputare ulteriori spareggi.
Ecco le sue parole rilasciate ai nostri microfoni:
“La situazione è davvero paradossale, la lega ci sta costringendo a scendere in campo. Il fatto è che sono ampiamente passati i tempi disponibili per la comunicazione, quindi non capisco questo atteggiamento. Le otto società hanno firmato un comunicato congiunto – ricorda Catapano – ma ora qualcuno si sta tirando indietro. Onestamente a questo punto, non sappiamo nemmeno noi come comportarci”.
PROBLEMI DI ROSA
“La lega è in errore – continua – il regolamento prevedeva delle scadenze per quanto riguarda la comunicazione della disputa di questi Playout. Noi abbiamo 8/16 della rosa che ora lavorano fuori, farli rientrare sarebbe molto difficoltoso e comporterebbe un grande esborso economico. Inoltre, cosa succederebbe se i ragazzi dovessero farsi male? Ci sarebbero altre strade da percorrere, fare una partita di calcio ad un mese e mezzo di distanza è davvero assurdo”.
SOLO PER LA ROCCHESE
“La situazione è totalmente irreale – prosegue il Direttore – dico questo anche dopo il confronto con le altre società. Se devo fare calcio con queste persone preferisco non farlo, c’è già dispendio di tempo e denaro, e per cosa poi? La Rocchese è una società storica, solo per questo si va avanti, altrimenti la voglia sarebbe quella di tirarsi fuori”.
IN CAMPO LA JUNIORES?
Infine il DG dichiara: “Per il momento la Juniores è a disposizione del tecnico, far tornare giocatori che sono in questo momento anche fuori dall’Italia è davvero impossibile. Ho invitato a pagarmi le spese per disputare la gara, perchè a questo punto andavamo anche messi nelle condizioni di giocare”.