Situazione decisamente grottesca in casa Roma, per pochi milioni di Euro una trattativa ormai conclusa sfuma sul più bello e Malcom passa al Barcellona.
Il diesse giallorosso Monchi però non vuol passare per il “fesso” di turno ed a Roma tv chiarisce la propria posizione: “Una situazione facile da spiegare ma difficile da capire – ammette il direttore sportivo della Roma – Malcom era un profilo giusto per noi, dopo 3-4 giorni di trattative c’era un accordo con entrambe le parti. Il Bordeaux ci aveva dato l’ok per le visite mediche”.
L’interesse del Barca era già noto: “Un’affare concluso, eravamo tranquilli, il loro Presidente mi ha chiamato per fare una nota ufficiale ma vista la nostra quotazione in Borsa volevamo evitare poi la loro insistenza ci ha convinto. Barcellona? Sapevo dell’interesse dei blaugrana perciò ho deciso di chiudere in fretta la trattativa. Sono rimasto sorpreso quando un suo procuratore mi ha comunicato il divieto del Bordeaux di volare a Roma“.
Pallotta in un primo momento ha rilanciato, poi l’affare è saltato definitivamente: “Dopo il rilancio del Barcellona il Presidente del Bordeaux mi ha contattato riferendomi che se volevamo il ragazzo dovevamo alzare l’offerta. Nonostante il mio parere contrario Pallotta ha accettato, abbiamo inviato i documenti firmati con la nuova proposta. Sembrava tutto fatto col calciatore pronto a volare da noi, poi in mattinata un nuovo rilancio ed a quel punto ho detto basta“.
Azione legale e nuovi obiettivi: “Non abbiamo documenti firmati ma abbiamo materiale che crediamo possa avere una certa valenza, stiamo valutando la situazione. Spiace per i tifosi ma ci siamo spinti anche oltre le nostre possibilità, ora troveremo un calciatore simile o più forte di Malcom“.
A tal proposito i nomi più caldi al momento sono tre: Pulisic del Dortmund, Thauvin del Marsiglia e Berardi del Sassuolo. L’americano cresce a vista d’occhio ed il suo valore di mercato è schizzato già oltre i 40 milioni di Euro. Una stellina made in USA che fa gola a tante squadre in giro per l’Europa. Il secondo è un campione del mondo, un mancino straordinario esploso quest’anno all’Olympique ed a venticinque anni è a caccia del definitivo salto di qualità. Infine l’ex pupillo di mister Di Francesco, in neroverde ha disputato la peggiore stagione della sua carriera ma tornare col tecnico che lo ha reso grande potrebbe giovare ad entrambi.
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