SAN GIUSEPPE VESUVIANO (NA). Il San Giuseppe riparte da mister Luigi Di Martino, stamane il sodalizio vesuviano militante nel campionato di Promozione Campania ha definito l’accordo col tecnico che dunque prosegue il proprio percorso dopo lo stop legato alla pandemia da Covid-19.
INTESA RAPIDA
Avanti insieme con mister Di Martino. Sciolto il primo fondamentale nodo in casa Polisportiva San Giuseppe che, senza alcun dubbio, ha scelto la strada della continuità, affidando nuovamente l’incarico di responsabile tecnico della prima squadra al trainer ottavianese. Intesa immediata quella tra il presidente Antonio Ambrosio e Luigi Di Martino: un rapporto datato e consolidato nel tempo, fortificato non solo sotto il profilo umano ma anche dai risultati portati a casa dal tecnico fin dagli albori della sua carriera, attirando su di sé le attenzioni del numero 1 del club vesuviano. Numeri apprezzati già due anni fa, quando Di Martino da subentrante tirò fuori la squadra dalle sabbie mobili della zona retrocessione rilanciando le ambizioni di club e spogliatoio. Un percorso bruscamente interrotto dalla pandemia che, ancora oggi, condiziona programmi e previsioni per il prossimo futuro.
San Giuseppe
PRIME PAROLE
“Non mi è mai piaciuto lasciare le cose a metà. – commenta a caldo il tecnico gialloblù – Questo è un gruppo che ha ampi margini di crescita, ci tengo a completare questo percorso insieme. La pandemia ha condizionato il nostro vivere quotidiano ma, nonostante la lontananza, non ho mai smesso di sentire ed apprezzare la vicinanza del gruppo, rivelandosi quindi decisivo per questo rinnovo. – parole al miele per Di Martino sul fronte societario – Oggi, coi tempi che corrono, solo un ‘pazzo’, a 70 anni suonati, può pensare di portare avanti un progetto del genere. Ho apprezzato gli sforzi del presidente Ambrosio, questa è un po’ la sua creatura, se la tiene stretta da così tanti anni da generare un entusiasmo che non può non contagiarti. Mi sono detto, perché no? Vorrà dire che di pazzi, per questa maglia, questi colori, saranno almeno due. Non vedo l’ora di ricominciare…”.