SAN SEBASTIANO AL VESUVIO (NA). Stagione da incorniciare per il San Sebastiano FC, il sodalizio vesuviano ha conquistato l’accesso al prossimo campionato di Promozione Campania vincendo il girone C di Prima Categoria.
Il club del Presidente Finizio ha concluso la stagione col miglior attacco, la miglior difesa e ben 72 punti che sono valsi il successo finale ai danni di un combattivo Sparta San Gennaro. Dopo i giusti festeggiamenti è tempo di programmare il futuro in casa vesuviana ma, secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, ciò avverrà senza l’ausilio del direttore sportivo Mario Polverino.
I MOTIVI DELL’ADDIO
Ai nostri microfoni, proprio l’ormai ex diesse, ci spiega i motivi di questa separazione improvvisa, dopo un’annata di successi di una creatura che lui stesso aveva costruito: “Le mie idee calcistiche non combaciano più con quelle del San Sebastiano e quindi ho preferito fare un passo indietro. – ha esordito il diesse – I miei rapporti con Luca Borrelli ed il Presidente Finizio restano ottimi, ma dopo quasi due anni era arrivato il momento di salutarsi“.

EPILOGO DA VINCENTE
La stagione dell’addio è coincisa con quella della vittoria del campionato, il San Sebastiano infatti ripartirà dalla Promozione: “Sicuramente è stato più dolce salutare tra i festeggiamenti, colgo inoltre l’occasione per ringraziare la società per la fiducia e la stima dimostratami in questi anni. – precisa Polverino – Sarò sempre grato al mister, ai ragazzi e a tutto lo staff per quel che abbiamo fatto soprattutto in questa stagione. Ho costruito io la rosa attuale, scelto il mister e lo staff, quindi per me è motivo d’orgoglio la vittoria del campionato“.

TESTA AL FUTURO
Chiuso un percorso ora sarà tempo di valutazioni, alla ricerca della soluzione ideale da cui ripartire: “Futuro? Al momento preferisco staccare la spina, il campionato è appena finito e vorrei prendermi 7-10 giorni di riflessione per poi valutare il da farsi. Sicuramente sceglierò un progetto dove mi diano la possibilità di mettere in campo le mie idee al meglio, ma la base chiaramente è che ci sia una società seria“.