SAN SEBASTIANO AL VESUVIO (NA). Lo scorso weekend sfida di cartello tra Real Anacapri e San Sebastiano, gara fondamentale in ottica playoff e vittoria del campionato per il girone C di Prima Categoria Campania.
LA “REPLICA” DEI VESUVIANI
Al termine di tale sfida la società isolana ha palesato una certa delusione per alcuni atteggiamenti da parte degli ospiti. Il sodalizio vesuviano, attraverso le parole del suo Presidente Gennaro Finizio, ai nostri microfoni ha provato a chiarire la situazione: “Credevo che la cosa si fosse risolta sul campo, non mi sembrava ci fossero gli estremi per palesare e rimarcare quanto accaduto a mezzo stampa. – ha dichiarato il Presidente – Indipendentemente da chi avesse ragione o torto, a fine gara da buon ospitato ho chiesto comunque scusa alla società Anacapri con la quale i rapporti sono ottimi. Mi ha sorpreso veder rimarcato in due articoli, con lo stesso tenore, presunti atteggiamenti dei dirigenti del San Sebastiano. Chi più, chi meno, un pò tutti abbiamo subito situazioni del genere in campo ma noi mai ci siamo posti nella condizione di infangare anche chi non avrebbe meritato d’essere infangato“.

OSTACOLO DAMECUTA SUPERATO
Sulla vicenda il numero uno dei vesuviani spiega nel dettaglio: “Ho letto che sarebbero coinvolti dirigenti ma non è così, al campo eravamo presenti io, Gennaro Finizio, in qualità di Presidente, il diggì Vincenzo Longobardi e il diesse Mario Polverino. Sicuramente era una partita molto tesa, vista la posta in palio alta, inoltre molte squadre hanno faticato a strappare un risultato positivo negli anni al Damecuta. – racconta Finizio – In campo c’era la giusta tensione agonistica, sarà anche volata qualche parola ma sono quelle situazioni che di certo non sconfessano il buon rapporto che c’è tra i club. Sia in casa che in trasferta c’è stata cordialità e rispetto“.

EXCURSUS DEI FATTI
Il racconto dei fatti accaduti: “Io, assieme al diesse, nel secondo tempo stavo tranquillamente discutendo della gara in mezzo a circa 300 persone, a fine gara i loro tifosi hanno applaudito i calciatori serenamente. Poi è capitato qualcosa, per cui mentre mi accingevo ad entrare dal cancelletto d’ingresso del campo i ragazzi sono venuti verso di me per esultare, forse il pubblico ha percepito questa cosa come una provocazione nei loro confronti.

Un tifoso ha poi lanciato addirittura una sedia in campo, fortunatamente il custode della struttura lo ha subito individuato e redarguito. Da quel momento in poi si è creato un pò di parapiglia tra i ragazzi in campo, poi la situazione si è placata ma da ospitato mi sono sentito in dovere, indipendentemente da come sono andate le cose, di chiedere scusa per qualsivoglia atteggiamento ritenuto sconsiderato. Il rapporto per me continua ad essere cordiale, ma sono rammaricato per la doppia sottolineatura sui dirigenti”.
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