TORRE ANNUNZIATA (NA). Uno dei fiori all’occhiello della campagna acquisti estiva del Savoia, il centrocampista classe ’91 Tiziano Luciani in questo primo scorcio di stagione con la maglia dei bianchi ha già fatto intravedere le sue qualità e la sua importanza nello scacchiere tattico di mister Parlato.
GRUPPO IN CRESCITA, PECCATO PER…
In vista del prossimo turno del campionato di Serie D girone I, nel quale gli oplontini sfideranno in trasferta la Cittanovese, la nostra redazione ha raggiunto proprio il ventottenne mediano romano per analizzare a 360° il momento della squadra: “Questa estate siamo stati bravi a fare gruppo fin da subito, tanti volti nuovi a partire dal mister e solo 3-4 elementi della scorsa stagione, ma già dalle prime amichevoli l’approccio mentale e fisico è stato positivo. – precisa il centrocampista – La squadra è sul pezzo, inoltre il gruppo si sta cementando sempre di più, siamo ancora in crescita ma c’è tanto da lavorare. Pareggi? Sicuramente potevamo fare di più, erano due gare alla nostra portata ma fa parte del calcio, credo però che siano stati soltanto incidenti di percorso e infatti la squadra ha ripreso la sua marcia nell’ultimo fine settimana. Arriveranno sicuramente periodi migliori, adesso magari crei quindici palle gol e poi la sblocchi all’80’ su un calcio piazzato”.

ROSA DI TOP PLAYER
Nel post gara contro il Marsala, il tecnico Parlato ha ribadito l’importanza di ogni elemento della rosa, soprattutto i calciatori che subentrando dalla panchina stanno dimostrando qualità importanti: “Affrontiamo un campionato difficile, da due anni poi ci sono le cinque sostituzioni che permettono agli allenatori di cambiare in corsa mezza squadra. Non possiamo nasconderci, è stata allestita una rosa importante, con giocatori di livello in ogni ruolo, dal primo all’ultimo tutti possono cambiare la partita anche in corsa. – ammette Luciani – Il mister è bravo nelle rotazioni, ma dobbiamo essere bravi anche noi a dare il massimo anche se si parte dalla panchina. Può capitare a tutti di entrare a gara in corso, è normale essere nervosi e sentire che dentro brucia qualcosa quando non si parte titolari, però poi una volta chiamati in causa si deve dare tutto per la squadra, per la città, per i tifosi e per se stessi”.

MOMENTO PARTICOLARE MA…
Fase difensiva e qualche disattenzione di troppo da eliminare: “Quando si prende gol è chiaro che uno pensa subito alla difesa, ma alla fine credo sia più un problema di gestione della squadra, magari un centrocampista o un attaccante fanno un fallo al limite dell’area e si prende gol. Oggi viviamo un momento nel quale ogni mezzo tiro in porta prendiamo due gol, mentre ne dobbiamo fare dieci per segnarne mezzo noi. Nelle prime gare di campionato abbiamo subito cinque tiri in porta, ma gol su azione forse soltanto uno, sono certo però che siamo sulla strada giusta e che, con allenamento e determinazione, arriveranno tempi migliori”.

CITTANOVA PRIORITA’ ASSOLUTA
Mister Parlato ha sottolineato l’importanza della prossima sfida contro la Cittanovese, gara dalla quale si aspetta risposte dal gruppo: “Andremo a Cittanova per fare risultato, sarebbe la prima vittoria fuori casa dopo due pareggi arrivati in maniera immeritata per quanto espresso in termini di gioco e di occasioni da gol create. Dobbiamo ragionare partita per partita, la prossima sarà una trasferta pesante su un campo piccolo, bisogna restare concentrati su questa sfida e poi penseremo alla successiva in casa. Trovando risultati e dando continuità alle vittorie si da fiducia all’ambiente ed a noi stessi”.

SENZA TIMORI
Sulle rivali in campionato: “Indubbiamente per blasone, storia, tifoseria, e tanti altri piccoli aspetti, il Palermo è un pò l’antagonista di tutti. Una squadra che fa 11mila abbonati e in casa porta allo stadio 17-18mila spettatori, penso che centri ben poco con questa categoria. Piazze come Torre Annunziata, squadre come il Savoia, con una tifoseria importante come la nostra però non deve temere nessuno. – conclude il centrocampista – Nè Palermo nè le altre accreditate per lottare per il vertice possono darci pensiero, penso alle varie Acireale, Messina e Palermo stesso. I valori oggi non sono ancora ben definiti, credo che bisognerà attendere almeno 10-15 partite prima di capire chi davvero potrà lottare per determinati obiettivi“.