TORRE ANNUNZIATA (NA). Il Savoia riprende la sua marcia verso la vetta, il 2020 dei bianchi si apre con una vittoria all’inglese contro il San Tommaso. Una gara tignosa, dove il meteo non ha aiutato le due squadre in campo, decisivi due calci da fermo sui quali i difensori biancoscudati hanno fatto la voce grossa.
L’IMPORTANZA DEI CALCI DA FERMO
Prestazione non eccelsa dei bianchi, ma finalmente gli uomini di Parlato iniziano a sfruttare come si deve le palle inattive, come sottolinea lo stesso tecnico degli oplontini a fine gara: “Per stimolare i ragazzi in settimana li sfido, di volta in volta stabiliamo che se riescono a fare determinate cose che proviamo in allenamento poi si paga una cena, una pizza e così via. Guardando le partite di Serie D posso dire che il 95-96% delle volte uno schema su calcio da fermo risulta decisivo per sbloccare una gara o centrare una vittoria. – precisa Parlato – Abbiamo bravi saltatori e calciatori abili a calciare da fermo, quindi perchè non sfruttare queste capacità per sbloccare partite ostiche. Dobbiamo trovare sempre un rimedio alle difficoltà che si palesano in campo, col San Tommaso ad esempio il meteo ci ha condizionato e soltanto su palla inattiva si poteva sbloccare una sfida del genere. Quando abbiamo messo palla a terra, quelle due-tre volte, poi si è visto qualcosina in più ma dopo la sosta è sempre un punto interrogativo. Mi fa piacere aver mantenuto la porta inviolata, ma in settimana dovremo correggere alcuni errori in vista della prossima gara“.
TUTTI IMPORTANTI, NESSUNO INDISPENSABILE
Il Savoia vanta una rosa di 23-24 titolari, calciatori che permettono a Parlato di provare diverse soluzioni senza abbassare il livello dell’undici titolare: “Più attaccanti col San Tommaso? Quando hai un vestito, lo stai mettendo e fai bella figura, non capisco perchè bisogna andare dal sarto a mettere una toppa. Conosco probabilmente meglio di chiunque altro questi ragazzi, ognuno di noi farebbe una formazione diversa ma ciò che conta è l’equilibrio. – analizza il tecnico – In questo gruppo tutti sono importanti ma nessuno è indispensabile, ho 23-24 calciatori coi quali scendiamo ogni volta in campo per vincere. Non si vince in 11 chiaramente, sono fondamentali tutti i membri della rosa e i tifosi che ci sostengono dagli spalti. Oggi ho sei attaccanti tutti molto forti, se ne metto quattro in campo e poi perdo la gara che senso ha? Fino a quando non ricevo segnali in tal senso, cerco di preservare l’equilibrio, ma sono consapevole d’avere dei cioccolatini deliziosi in chiave offensiva”.
TRA CONDIZIONE E INFORTUNI
Chiosa sul ko di Oyewale e sulla scelta di preferire ancora una volta Diakitè a Scalzone dal 1′: “Parliamo di due attaccanti con caratteristiche simili, anche se a livello di dinamicità il primo attacco meglio la profondità mentre il secondo gioca meglio palla al piede. Quando faccio certe scelte devo valutare anche l’aspetto fisico, Angelo da quando è arrivato si è sacrificato tanto per la squadra giocando con antidolorifici, ma non ha senso rischiare un calciatore non al meglio per uno che si sta allenando regolarmente e sta bene. Credo che sia anche una questione di correttezza nei confronti del gruppo, il mio obiettivo comunque è portare tutti i ragazzi al massimo della condizione. – conclude Parlato – Scalzone è un calciatore che, non me ne vogliano gli altri, può fare anche due gol in 5′ grazie ad una grande capacità realizzativa. Adesso però ha bisogno di allenarsi costantemente per migliorare la propria condizione, oggi sta un pò stringendo i denti. Oyewale? Parliamo di un calciatore unico, sappiamo le sue qualità e trovarne un altro come lui è dura. Sicuramente Bozzaotre ha fatto bene all’esordio, poi ha avuto un problemino legato a condizione e un acciacco patito in settimana che mi ha spinto a sostituirlo. In ogni caso contiamo di recuperare in settimana Oyewale, trovare un mancino oggi non è così facile”.
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