ROMA. Giorni decisivi per il futuro del campionato di Serie A 2021/22, oggi si riunirà nuovamente il Consiglio di Lega e mercoledì ci sarà il tanto atteso faccia a faccia tra il Presidente della FIGC, Gabriele Gravina, il Presidente della Lega Serie A, Dal Pino, e il Governo, quest’ultimo rappresentato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, quello per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, e il Sottosegretario allo Sport, Valentina Vezzali.
MOMENTO DIFFICILE MA OBIETTIVO COMUNE
L’obiettivo dei due appuntamenti è istituire un modus operandi chiaro e trasparente, ma soprattutto uniforme per tutti, per scongiurare ulteriori momenti di caos come in occasione del primo turno di campionato del 2022. Le prossime settimane si preannunciano complicate sia per il paese che per il mondo del calcio, con l’incremento dei contagi da Covid-19 che sta mettendo a dura prova il sistema sanitario nazionale, motivo per cui servono criteri uguali per tutti onde evitare ulteriori rinvii difficili da ricollocare in un calendario già intasato (4 gare della 20ª e probabilmente 3-4 della 21ª ndr).
NODO PROTOCOLLO DA SCIOGLIERE, PREMIER MODELLO?
Nel nuovo protocollo è stato stabilito che, fin da subito, le squadre con uno o più casi di positività al Covid-19 debbano scendere in campo a patto che dispongano di almeno 13 giocatori, tra cui un portiere, e per raggiungere tale numero possono attingere sia dalla prima squadra che dalla Primavera. I calciatori scelti devono risultare negativi al tampone entro le 24 ore antecedenti alla gara di riferimento. Nel caso in cui una squadra non dovesse osservare tali indicazioni si procederà con l’applicazione dell’art. 53 delle NOIF ovvero il 3-0 a tavolino e punto di penalità. Diversi dirigenti però hanno sottolineato l’importanza di salvaguardare salute e spettacolo allo stesso tempo, quindi con un numero ampio di contagi la soluzione maggiormente condivisa sarebbe il rinvio piuttosto che la disputa della gara ad ogni costo con l’utilizzo eventuale di calciatori della Primavera. Il dibattito comunque resta aperto, si è parlato tanto anche del modello Premier da imitare ma bisogna ricordare che al momento nel massimo campionato di calcio professionistico inglese sono giù 18 le partite da recuperare e il numero sembra destinato a salire.
CONFRONTO COL GOVERNO IN SALITA MA…
Resta poi da risolvere la questione ASL, con la Lega Serie A sul piede di guerra. Ieri è arrivata infatti una nota dove il board spiega che: “Resta fermo il convincimento che le decisioni delle varie ASL, per diverse ragioni, siano illegittime, pertanto la Lega Serie A ricorrerà presso tutte le sedi opportune a tutela del libero svolgimento delle proprie competizioni, sempre salvaguardando la salute degli atleti e nel rispetto delle norme vigenti”. A tal proposito sarà fondamentale la conferenza Stato-Regioni di mercoledì 12 gennaio 2022, dove il Governo e le istituzioni del calcio proveranno a stabilire regole uniformi e criteri precisi per consentire una prosecuzione regolare del campionato di Serie A. Da valutare inoltre se effettivamente sarà istituita la cabina di regia paventata dalla Sottosegretaria con delega allo Sport. Al momento si registra un’apertura di entrambe le parti, ma il compito di Gravina e Dal Pino resta complicato visto che in seno al Governo non sono piaciuti i messaggi arrivati proprio dalla Serie A nell’ultimo turno di campionato, col Napoli che ha schierato tre calciatori nonostante l’obbligo di quarantena previsto per gli stessi e la presenza sugli spalti di molte persone senza mascherina.
Lega Serie A, Juve Napoli