SORRENTO (NA). Tra i protagonisti del pari in quel di Andria, in casa Sorrento analizza il momento della squadra il giovane centrocampista Andrea Cassata. Il classe ’98 contro i biancazzurri ha causato il calcio di rigore che ha poi permesso ad Herrera di riequilibrare il risultato.
PRESTAZIONE E RIGORI
“Domenica è stata una gara equilibrata nella penso che abbiamo offerto un’ottima prestazione. Il primo tempo è stato ben giocato da ambo le compagini, mentre il secondo è stato uno dei migliori della stagione per noi. Il rigore? Ce n’era già uno prima su di me, poi dopo 20’ il direttore di gara ne ha concesso, sempre per fallo nei miei confronti, uno ancora più nitido”.
INIZIO SCOPPIETTANTE
Prima parte di stagione in archivio, il Sorrento è lassù a lottare per un inaspettato piazzamento playoff: “Eravamo partiti male ma poi da grande squadra, grazie al tecnico Maiuri, alla vicinanza del diesse Amodio e alla bravura dello staff, siamo venuti fuori alla grande. Vogliamo restare lassù, è davvero qualcosa di speciale ma allo stesso tempo deve essere uno sprono per ripeterci anche nella seconda parte del campionato. Non abbiamo ancora fatto niente, mancano ancora tanti punti per ottenere la salvezza”.
TRA OBIETTIVI E CAMPIONATO
Primo anno da over, in uno dei gironi più difficili d’Italia: “Sapevo di trovarmi in una rosa composta da calciatori importanti, giocarmi una maglia da titolare con loro per me è difficile ma stimolante. Darò sempre il massimo per questi colori. La vicinanza del duo Amodio-Maiuri è fondamentale per me. Girone H? E’ il più difficile di tutti, una sorta di piccola serie C con squadre ben costruite anche nelle zone basse della graduatoria. Per noi stare tra le prime della classe è motivo d’orgoglio, vuol dire che stiamo lavorando bene. Speriamo di raggiungere la salvezza entro fine anno e di toglierci altre soddisfazioni”.
FATTORE MAIURI E AMBIENTE ROSSONERO
Chiosa finale sul tecnico Maiuri e sull’ambiente sorrentino: “E’ una persona fantastica, nel calcio ce ne sono pochi come lui, non ci nasconde niente e sa spronarci al meglio. Oltre a ciò, è molto competente a livello calcistico. Ci sa fare con i giovani e sono sicuro che riuscirà a farmi migliorare. – conclude il centrocampista – Sorrento? Quando sono arrivato conoscevo poco di quest’ambiente. All’inizio, allo stadio, c’era meno gente ma poi con i grandi risultati è cresciuto l’entusiasmo. Siamo giovani e ciò che non mancherà mai è la grinta e il cuore, vogliamo far bene per la tifoseria. Viviamo di questo”.