LA SPEZIA. Allo stadio “Alberto Picco” in campo la semifinale di ritorno dei playoff di Serie B, lo Spezia di mister Italiano ospita il Chievo Verona di Aglietti. I clivensi all’andata hanno superato due a zero i liguri, che a fine gara si mordevano le mani per gli errori dal dischetto di Ricci e la traversa di Nzola. Padroni di casa chiamati dunque ad una grande rimonta.
SPEZIA SCATENATO, CHIEVO ALLE CORDE MA…
Partenza super per lo Spezia, che prima sfiora il vantaggio con Bartolomei, bravo Rigione ad opporsi, e poi lo trova 60” più tardi con il centrocampista che stavolta in versione assistman regala a Galabinov un pallone perfetto che la punta di testa deposita in rete. Spingono i padroni di casa, galvanizzati dal gol. Pallone insidioso di Ricci in area, manca la deviazione Maggiore, poi al 7′ punizione pericolosa di Vitale che pesca Nzola, sponda i quest’ultimo per Galabinov che stavolta non trova la deviazione vincente. Aggressivo lo Spezia, che attacca i portatori di palla del Chievo e non concede un attimo di respiro alla formazione allenata da Aglietti. Al 18′ altra opportunità per i liguri: assist di Maggiore per Ricci che di potenza manda a lato da buona posizione. Col passare dei minuti il Chievo prova ad alzare il proprio baricentro, si alzano anche i toni agonistici in campo con qualche fallo di troppo prontamente sanzionato dal direttore di gara. Al 32′ ancora una volta pericoloso lo Spezia sull’asse Ricci-Maggiore, stavolta parti invertite, cross del primo e colpo di testa ravvicinato del secondo bloccato in due tempi dal portiere. Botta e risposta nel giro di pochi minuti, prima Erlic all’interno dell’area di rigore centra in pieno il compagno Gyasi, poi sul capovolgimento di fronte si rende protagonista di un buon intervento difensivo murando un tiro di Vignato. Tentativo di Bartolomei al 40′ ma l’occasione più clamorosa per lo Spezia arriva al 43′ con Nzola, che a tu per tu con Semper sbaglia la conclusione regalando un attimo di gloria al portiere avversario. Dopo il cooling break ritmi nuovamente alti, ma il risultato non cambia, si va al riposo col minimo vantaggio per i padroni di casa.
TRIS E FINALE PER I LIGURI
La ripresa si apre sulla falsa riga del primo tempo, liguri all’attacco e ospiti che provano ad arginare le scorribande di Nzola & co. Al 48′ splendida azione corale, conclusa da Bartolomei con un bel tiro di poco a lato. Flebile reazione dei clivensi, tiro di Ceter murato da Terzi. Passano appena 60” e lo Spezia trova meritatamente il raddoppio: assist di Vitale che favorisce l’inserimento di Maggiore, il centrocampista col sinistro di potenza la manda all’angolino, palo e gol che in questo momento vale la qualificazione. In caso di parità infatti niente tempi supplementari, va in finale la formazione che si è piazzata meglio in campionato. Neppure il tempo di assimilare il due a zero e organizzare una reazione credibile, il Chievo capitola nuovamente al 53′ con un’azione di forza e tecnica da parte di Nzola. L’attaccante salta di prepotenza Rigione e supera Semper con un morbido pallonetto. Annichiliti gli ospiti, che rischiano di subire anche il quarto gol. Al 58′ sussulto dei clivensi, tiro al volo di Rigione che termina di poco a lato. Girandola di cambi, Aglietti prova a scuotere i suoi ragazzi. Destro di Ferrer al 63′ che non impensierisce il portiere degli ospiti, potenziali occasioni per Nzola e Mora, si salva la difesa del Chievo. Al 71′ intervento provvidenziale in area di Erlic, che anticipa in un colpo solo Djordjevic e Ceter con una bella scivolata. Nel finale dominano i cambi, ritmo spezzettato che aiuta i liguri nella gestione dell’ampio vantaggio, anche gli uomini di Italiano non lesinano ad attaccare ancora alla ricerca del quarto gol. Il Chievo Verona si riversa nella metà campo avversaria, al 90′ da buona posizione Rigione centra Terzi, poi in pieno recupero gli ospiti accorciano le distanze su calcio di rigore. Ongenda al volo colpisce Mora, l’arbitro ravvisa un fallo di mano, dagli undici metri trasforma Laverbe. Ospiti che si riversano in avanti a caccia del gol qualificazione, che non arriva. Al fischio finale festeggia lo Spezia, che nei 180′ ha ampiamente meritato la qualificazione alla finalissima dove se la vedrà con la vincente della sfida tra Pordenone e Frosinone.