BARRA (NA). Terzo posto nel campionato di Prima Categoria girone C per lo Sporting Campania Barra, i rossoblu sono a due punti da Sant’Agnello Promotion e San Sebastiano che attualmente guidano la classifica.
Reduce da sette risultati utili di fila, attualmente la squadra ha salutato il tecnico Massimiliano Varriale e i direttori Nicola Manzella e Gennaro Paladino. Una rivoluzione importante che ha lasciato non pochi strascichi, infatti a mezzo stampa sono arrivate le precisazioni, prima del mister e poi dei direttori.
Ai nostri microfoni è dunque intervenuto il Presidente del club, Filippo Napolitano, che ha voluto fare chiarezza su quanto accaduto nelle ultime settimane: “Trovo ingiusto quanto ho letto a mezzo stampa di recente, cose spiacevoli sul mio conto per le quali ora sento il dovere di replicare. – ammette il numero uno – In primis voglio precisare che nel caso degli addii dei direttori Manzella e Paladino si tratta di esoneri e non dimissioni. Parole forti? Hanno alzato i toni, io sicuramente non ho particolare esperienza nell’ambiente visto che sono solo due anni che seguo la squadra. In certi casi però sarebbe meglio farsi un bagno d’umiltà invece di attaccare gli altri”.

Rapporto che ormai era logoro, bisognava dare una sterzata ma poi la situazione è degenerata: “Francamente, dato che ho investito risorse in questo progetto, trovo spiacevole che mi si impongano delle scelte. Professionalità? Sono stato accusato di essere poco professionale ma ogni tanto bisognerebbe guardare a se stessi. Io sono uno che preferisce farsi valere in altre sedi, ed anche se subisco un torto in campo non mi piace inveire contro arbitri e calciatori”.
Sulle scelte di mercato il Presidente rivendica il proprio operato: “Ho letto che al 99% la squadra è stata fatta dai direttori suddetti, ma non è affatto vero. 9/11 dei ragazzi della prima squadra hanno giocato con me l’anno scorso, vorrei che fosse chiara questa cosa. Certe volte è fondamentale il modo di porsi alle persone, inutile infangare e inveire”.

Nell’ultima sfida rosa ridotta all’osso: “Probabilmente si sta cercando di lasciarmi senza squadra, ad esempio nell’ultimo incontro su quattro portieri ci siamo ritrovati senza e al campo c’erano gli uomini contati. Sarò anche incompetente però trovo brutto quanto sta succedendo, non sono un tipo che medita vendetta ma l’educazione credo sia la prima cosa”.
Infine precisazione sull’addio del tecnico Varriale: “Ad un certo punto, per tenere il gruppo legato ho dovuto fare una scelta difficile, per certi versi ha pagato chi aveva meno colpe ma in ogni caso questa cosa ha creato non poco scompiglio ed ora mi ritrovo una squadra ridotta all’osso“.
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