AVELLINO. Nello scorso fine settimana increscioso episodio accaduto in occasione delle sfide dell’Under 15 e 17 dell’Avellino, il responsabile del settore giovanile dei lupi Giuliano Capobianco è stato infatti minacciato in quel di Venticano da un genitore che lamentava il mancato utilizzo del proprio figlio. Prima epiteti irricevibili poi il tentativo di aggressione, evitata soltanto grazie all’intervento degli altri genitori.
ORA BASTA, TUONANO I LUPI!
L’Avellino si è subito schierato al fianco del proprio dirigente: “Il club manifesta piena solidarietà nei confronti di Giuliano Capobianco, responsabile del settore giovanile Youth, per le continue minacce e tentate aggressioni subite in questi mesi da parte di genitori che, senza alcun contegno e con modi alquanto discutibili, lamentano lo scarso impiego dei propri figli. La società prenderà provvedimenti nei confronti dei tesserati coinvolti, malgrado l’indiretta responsabilità degli interessati, e, nel contempo, le persone vittime di tali episodi di violenza sporgeranno denuncia presso le autorità competenti”.
LEGA PRO CONDANNA
Non si è fatta attendere anche la Lega Pro, che con una nota del Presidente Ghirelli ha mostrato la propria vicinanza e denunciato con forza tale situazione: “E’ vergognoso e inqualificabile che genitori di giovani calciatori arrivino a minacciare il responsabile del club nel quale gioca il figlio perché quest’ultimo non viene fatto giocare. Il calcio è un gioco che deve portare insegnamenti di gioia, divertimento e civiltà. La Lega Pro condanna senza se e senza ma questi episodi di violenza totalmente agli antipodi con i principi fondamentali del nostro calcio. Esprimiamo massima solidarietà all’ Avellino Calcio ed al suo dirigente Giuliano Capobianco, augurandoci che anche la giustizia ordinaria faccia i giusti approfondimenti del caso”.