“Il direttore tecnico Gianni Rosati non è stato ingaggiato in sostituzione del ds Raffaele Rubino, ma per coadiuvarlo e favorire la crescita del Trapani”. Con queste parole il dg del Trapani, Caruso, il 17 aprile presentava in conferenza stampa Rosati. Nella serata di ieri, tra lo stupore generale della piazza granata, è arrivato l’esonero di Rubino.
Una notizia che ha lasciato di stucco i sostenitori del club siciliano che, nonostante un secondo posto già garantito e che darà accesso alla fase finale dei play off, dagli albori del passaggio di consegne dalla famiglia Morace a De Simone (Clicca qui per rileggere l’avviso della Lega Pro fatto all’epoca al club) vive una situazione societaria opaca e in conflitto con i risultati sportivi ottenuti.
Gli stessi traguardi raggiunti grazie anche al lavoro del direttore sportivo Rubino, che ha formato insieme al tecnico Italiano una coppia che si è rivelata vincente e in lotta per la promozione diretta fino a poche giornate fa. Un’impresa che però non è bastata, generando una decisione che ammanta ulteriormente Trapani in un velo di incertezza, in un momento così delicato a cavallo tra la fine della regular season e l’inizio dei play off.
Discutibile anche la successiva scelta del club, che dopo l’esonero ha annunciato una conferenza stampa dell’AD De Simone, fissata però al 7 maggio. Azioni che adombrano il percorso sportivo e che insinuano nei tifosi granata preoccupazioni concrete sul futuro del Trapani, quando l’unico pensiero che meriterebbero i sostenitori siciliani sarebbe quello di sognare il salto di categoria, senza ulteriori patemi d’animo. Seguiranno aggiornamenti.