Leonardo Colucci, allenatore della Juve Stabia, è intervenuto alla vigilia del derby esterno con la Turris, in programma domani alle 20.30 per la 21° giornata del Girone C di Serie C, prima gara del 2023.
Queste le parole di Colucci a partire dalla ripresa dopo la pausa invernale per poi concentrarsi sul derby con la Turris: “Ci siamo fermati cinque giorni, dunque potrebbe essere un aspetto prettamente mentale, ma chi riuscirà ad accendere prima degli altri l’interruttore avrà una marcia in più alla ripresa. Il cambio di allenatore, poi avvenuto con un allenatore capace come Fontana, che conosco, sicuramente è un’incognita e dovremo essere più scaltri e più svegli; chiaro che la voglia di rivalsa può essere per loro una marcia in più. Al momento del fischio d’inizio, però, le incognite scompaiono e lì dovremo essere bravi a interpretare entrambe le fasi contro una buona squadra, non perdendo la testa nei momenti più difficili. Le motivazioni del derby poi saranno insite, premesso che vorrei vedere l’asticella delle motivazioni altissima in ogni partita. A volte si chiede di caricare sufficientemente queste gare, ma poi ognuno si carica a modo suo e la migliore carica possibile è quella che parte da dentro a ogni giocatore“.
E aggiunge: “Punti di forza e debolezze? Ne abbiamo in entrambi i casi, ma i ragazzi lavorano bene e quel che chiedo a volte è solo un po’ di coraggio in più, poi è chiaro che siamo consapevoli che su alcuni aspetti bisogna lavorare con maggiore attenzione. Alzare l’asticella oltre il quarto posto è possibile? Io mi auguro di continuare così, con amore per la professione e armonia con i ragazzi, che mi danno tantissimo sul campo ma soprattutto in termini di empatia e vera amicizia, poi se si potrà far meglio a livello di risultati ben venga.
Chiude con un pensiero legato alla scomparsa di Gianluca Vialli: “Ci ho giocato contro da avversario ma è principalmente come uomo che ha lasciato il segno, è stato un trascinatore dentro e fuori dal campo, insegnandoci a lottare con grande dignità anche contro un male incurabile“.