NAPOLI. Il calcio dilettantistico regionale continua ad interrogarsi sulla possibile ripresa dei campionati, dall’Eccellenza alla Terza Categoria in giro per l’Italia la situazione è a dir poco variegata, con i vari Comitati Regionali che si stanno riunendo per sondare il terreno coi club e definire entro i primi di febbraio un piano per la ripresa da presentare poi alla LND. Ovviamente il restart è condizionato all’emergenza Covid-19 e alle decisioni del Governo, con il prossimo DPCM che probabilmente chiarirà una volta per tutte se c’è o meno la possibilità di far ripartire il calcio a livello regionale e provinciale.
TANTI DUBBI, PIU’ NO CHE SI’ PER LA RIPRESA
Ieri in Campania il Comitato Regionale ha effettuato una videocall con le 42 realtà sportive d’Eccellenza, per capire il pensiero dei vari Presidenti e sondare il terreno in vista di una ripresa. L’obiettivo della Federazione è chiaramente quello di riprendere i campionati, non a caso nei prossimi giorni sono previste ulteriori riunioni in video con le varie categorie dilettantistiche, ma la realtà al momento è molto complessa. Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, dall’incontro di ieri sarebbero emersi tanti dubbi sulla ripresa, pochissimi club avrebbero dato un via libera deciso e convinto con alcune realtà che hanno invece posto delle condizioni per il restart. Qualcuno ha chiesto lo stop alle retrocessioni, altri invece vogliono attendere il prossimo DPCM per capire il da farsi. In linea generale però c’è grande coesione in merito alla necessità di fornire aiuti importanti alle società qualora dovesse esserci l’effettiva ripresa dei campionati, senza il sostegno del Governo e della Federazione anche in caso di via libera appare infatti difficile rimettere in sesto in tempi brevi la macchina operativa.
ORGANIZZAZIONE E SOSTENIBILITA’
Tra l’altro nelle ultime settimane da più parti sono arrivate indicazioni in merito alla possibilità di qualificare il campionato d’Eccellenza come d’interesse nazionale, per permettere a quest’ultimo di godere degli stessi benefici della Serie D, categoria alla quale è strettamente collegato e che avrebbe delle ripercussioni importanti in caso di stop definitivo dei tornei regionali. Capitolo protocollo che merita inoltre un discorso approfondito, al di là delle possibili convenzioni bisogna definire un documento effettivamente valido per le categorie minori in linea con quello del massimo campionato dilettantistico nazionale, ma oltre al lato puramente economico occorre definire una rete efficiente per i controlli e la gestione pratica della situazione da parte dei club. In soldoni bisogna evitare quanto accaduto all’alba di questa emergenza, con una pioggia di rinvii che renderebbe ancor più complicata la situazione. In caso di ripresa, oltre alla gestione economica, dunque bisognerà necessariamente puntellare la macchina organizzativa con regole chiare e applicabili per tutti da Nord a Sud, analizzando con attenzione anche le esigenze dei vari territori.
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